Riflettori sui cocktail a bassa gradazione nella masterclass di GrosMarket LiveLab

cocktail a bassa gradazione Copertina GrosMarket
Il trend in costante crescita dei low abv cocktail e le sue implicazioni per il mondo dei locali sono stati al centro della masterclass di Edoardo Banfi di Campari, nel ciclo di incontri professionali gratuiti per gli operatori del fuoricasa di GrosMarket

Negli ultimi anni, c'è stato un aumento significativo dell'interesse per i cocktail a bassa gradazione alcolica. Un trend evidenziato da riviste di settore come Bargiornale, Imbibe, Drinks International, Punch, che al tema hanno dedicato e continuano a dedicare uno spazio significativo. Il tema è stato al centro anche della masterclass tenuta da Edoardo Banfi, bartender e brand ambassador Campari nell’ambito di GrosMarket LiveLab, il programma formativo che offre incontri professionali gratuiti e aperti a tutti gli operatori del settore horeca, promosso da GrosMarket, canale cash&carry del Gruppo Sogegross.

Nel corso della masterclass, Banfi ha delineato l'evolversi del mondo dei low abv cocktail, del loro trend in costante crescita che spinge i bartender a sondare nuove tecniche e a creare ricette in grado di soddisfare le esigenze di un consumatore sempre più attento alla salute e alle calorie.

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La crescente popolarità di questi drink è infatti legata a un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, a sua volta guidato da una maggiore consapevolezza verso l’aspetto della salute e del benessere. I consumatori sono sempre più attenti alle calorie e alla quantità di alcol che assumono, spingendo i professionisti del bancone a creare cocktail più leggeri e bilanciati. Questo cambiamento ha portato alla ricerca di nuove ricette e tecniche per ridurre la gradazione alcolica dei cocktail senza compromettere il gusto e l'esperienza complessiva.

Tecniche di preparazione

La preparazione di cocktail a bassa gradazione alcolica richiede una comprensione approfondita delle tecniche di miscelazione e dosaggio. È essenziale misurare con precisione gli ingredienti per garantire un equilibrio ottimale tra gusto e gradazione alcolica. I bartender devono anche considerare la diluizione del drink, che può variare a seconda della tecnica utilizzata, come la costruzione diretta nel bicchiere o se il cocktail viene shakerato.

Il calcolo della gradazione alcolica

Per calcolare la gradazione alcolica di un cocktail è necessario conoscere la ricetta completa, comprese le dosi di ciascun ingrediente. Inoltre, è importante valutare l'effetto della tecnica di preparazione sulla diluizione del drink. Utilizzando una formula matematica semplice, descritta da Banfi durante la masterclass, è possibile determinare con precisione la percentuale di alcol nel cocktail, fornendo ai bartender un'indicazione chiara della forza del drink.

Le implicazioni per i locali

Il trend dei cocktail a bassa gradazione alcolica ha importanti implicazioni per l'industria dei bar e dei ristoranti. I locali che offrono una varietà di cocktail leggeri e bilanciati possono attirare una clientela più ampia. Inoltre, l'inclusione nelle drink list di informazioni sulla gradazione alcolica e sulle calorie dei cocktail può fornire ai clienti una maggiore trasparenza e aiutare a guidare le loro scelte di consumo.

In definitiva, il fiorire di questo filone rappresenta un'evoluzione significativa nell'arte della mixology e offre nuove prospettive e sfide emozionanti per i bartender, stimolandoli a esplorare nuove ricette, tecniche e approcci creativi alla mixology.

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