Poli celebra i suoi primi 125 anni con un amaro riserva limited edition

Si tratta di una versione elevata un anno in barrique di Vaca Mora, storico amaro a cui è strettamente collegata la nascita della distilleria veneta, avvenuta nel 1898, e che viene ancor oggi preparato mettendo in infusione sedici erbe e spezie secondo la ricetta del fondatore Gio Batta Poli

Trascorso solo poco più di un mese dal lancio di Marconi 44, gin dal gusto agrumato pensato per il mondo della mixology, Poli Distillerie ritorna alla carica con un nuovo prodotto creato per due compleanni speciali: i 125 anni della storica distilleria di Schiavon (Vi) e i 30 anni del Poli Museo della Grappa, oggi tra i musei d’impresa più visitati d’Italia (150.000 visitatori all’anno). Si tratta di un’edizione limitata di 4.125 bottiglie numerate di Vaca Mora Riserva (500 ml, alc. 32% vol). Una versione elevata un anno in barrique dello storico amaro a cui è strettamente collegata la nascita della distilleria, avvenuta nel 1898, e che viene ancor oggi preparato mettendo in infusione sedici erbe e spezie secondo la ricetta del fondatore Gio Batta Poli (Vaca Mora era il termine popolare con cui veniva soprannominato il treno a vapore che collegava Vicenza a Bassano del Grappa).

 

Un doppio traguardo, dunque, festeggiato recentemente in azienda, lo scorso 14 ottobre, alla presenza di 300 ospiti, tra collaboratori di oggi e di ieri con i loro famigliari, fornitori storici, consulenti e rappresentanti delle istituzioni, tutti legati da un filo invisibile, ma resistente: l’amore per il proprio lavoro. «Abbiamo voluto festeggiare con gli uomini e le donne che hanno contribuito al raggiungimento di questi traguardi, perché le imprese sono romanzi che raccontano storie di vita, di persone, di amore e di desideri», ha commentato nel corso dell'evento Jacopo Poli, titolare della Poli Distillerie insieme ai fratelli Barbara e Andrea che rappresentano oggi la quarta generazione della famiglia alla guida della distilleria veneta. Tra i momenti clou della celebrazione, l'intervento di Teresa Parma Poli, madre degli attuali titolari, che ha parlato di vita vissuta e dell’amore per il lavoro e per la famiglia che l’ha aiutata a resistere e ad affrontare mille difficoltà negli anni ‘70. Lo stesso amore che ha spinto, trent'anni fa, Jacopo Poli e la moglie Cristina a fondare il Poli Museo della Grappa, progetto modello di un'impresa che si fa anche cultura e promozione del territorio.

 

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