Grappa, volano export e prodotti premium e invecchiati

Cresce il consumo del prodotto made in Italy anche all'estero. L'esperto di spirits Claudio Riva firma per Grappa Libarna il vademecum della degustazione

La grappa è uno dei distillati simbolo del made in Italy. Ne è una prova anche la nascita di un consorzio dedicato, nato a Roma nel 2022, a difesa del prodotto, che oggi può vantare numerosi tentativi di contraffazione all'estero. Ma, come evidenza l'analisi di AssoDistil, i numeri dell'export della grappa crescono, con un +32% realizzato tra il 2019 e il 2022, e un giro d'affari pari a 60 milioni di euro. Del resto, anche nel suo paese d'origine, l'Italia, la grappa ha subito una metamorfosi.

Da distillato per il consumo di quantità a simbolo del dopo-pasto conviviale di qualità. Per questo Claudio Riva, fondatore e presidente di Whisky Club Italia, ha fornito un'analisi per Grappa Libarna, brand di Gruppo Montenegro, con un vademecum per imparare a gustare al meglio questo prodotto.

Grappa, i consumi in Italia e all'estero

Il 30% della popolazione italiana, con un età compresa tra i 18 e i 65 anni, consuma grappa. Di questi il 46% preferisce gustarla fuori casa, al ristorante (30%) o nei locali (16%). Assaporarla in compagnia (88%), in particolare con gli amici (49%), sono le condizioni sociali preferite.

Anche i dati sull'export sono in crescita e hanno evidenziato che la grappa è sempre più apprezzata fuori dai confini nazionali. Dal 2019 al 2022 le esportazioni del prodotto sono cresciute del +32%, raggiungendo i 60 milioni di euro di valore. Il mercato tedesco vale il 54% delle esportazioni complessive. Performance interessanti provengono anche dagli Stati Uniti, con una crescita in valore rispetto al pre-pandemia (2022 vs 2019) pari al + 39%. Nello stesso periodo il Giappone ha segnato un +40%.

La grappa che piace

L'invecchiamento, il forte legame con il Piemonte e l'artigianalità sono ingredienti ricercati dai consumatori di grappa nel proprio bicchiere. Sempre più persone - di età variabile, ma con una soglia di ingresso sempre più bassa - conoscono il prodotto e studiano per acquisire le tecniche di degustazione.

«Se guardiamo agli scenari produttivi - spiega Riva - si nota che distillatori offrono grappe sempre più legate alla tradizione e, per la prima volta dopo oltre un secolo, hanno avviato nuovi impianti. In futuro, potremo assaggiare sempre più grappe invecchiate, con invecchiamenti diversificati che possano attingere all'immenso patrimonio di botti italiane di vino, e godere di un maggiore legame con il territorio, un aspetto in cui le grappe bianche devono ancora esprimere tutto il loro potenziale».

Come si degusta la grappa: il vademecum di Claudio Riva

Claudio Riva ha siglato con Grappa Libarna una lista di consigli con l'obiettivo di proporre, a curiosi e appassionati, gli strumenti utili per un corretto consumo del distillato.

Il bicchiere giusto. Deve essere a tulipano per degustare grappe bianche secche e più ampio se la grappa è aromatica o invecchiata.

Allontana il naso. Per un corretto esame olfattivo mai avvicinare troppo il naso alla bocca del bicchiere. «La grappa è sempre un distillato di carattere, per cui si possono cogliere maggiori sfumature se il bicchiere è inizialmente tenuto a livello mento o labbro inferiore».

Assaggio a piccoli sorsi e rotazione del liquido in bocca. Prima di procedere con l'assaggio, da fare in piccoli sorsi, roteare il liquido in bocca per una manciata di secondi. È bene rigirare il liquido nel bicchiere molto lentamente, tenendolo quasi in orizzontale.

Nuovi pairing. La grappa viene considerata un distillato a tutto pasto, dall'aperitivo al dolce. Per questo molti mixologist stanno lavorando a nuovi pairing. «Le grappe aromatiche, essendo piacevolmente caratterizzate da un preciso aroma fruttato o floreale, potranno sposarsi con un piatto che vede già un naturale abbinamento con quel frutto o quel fiore mentre le grappe invecchiate, tradizionalmente abbinate con i dolci, soprattutto se a base di cioccolato, sapranno stupirci con abbinamenti insoliti a base di manzo e formaggio di malga».

«L'Italia sta riscrivendo negli ultimi 10 anni le leggi del consumo di distillato - conclude Riva - Per la prima volta nella nostra storia sempre più persone si appassionano alla grappa e sempre più manifestazioni vedono protagonista il prodotto. Anche se con qualche ritardo, la grappa si è oggi guadagnata un posto sul treno della premiumizzazione che ha contraddistinto il mercato degli spirit da oltre un decennio. I consumatori cercano prodotti italiani di qualità e di prezzo superiore. La grappa è nella condizione di avere ancora tante carte da giocare».

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