
È a firma italiana il progetto vincitore della Torres Brandy Zero Challenge 2025, il concorso internazionale organizzato dal marchio di brandy catalano Torres Brandy per promuovere la sostenibilità nel mondo dell’ospitalità.
Il progetto si chiama D.G.Æ. (The Ugly Duckling) e punta a ridurre lo spreco alimentare attraverso il riutilizzo dei prodotti agricoli in eccesso o danneggiati. A idearlo Daniel Pappa, bartender italiano in forza allo Svanen di Oslo, in Norvegia, Paese sotto la cui bandiera ha gareggiato.
Undici progetti in gara
La finale globale della terza edizione del concorso è andata in scena a Barcellona, dove a contendersi la vittoria c’erano i vincitori delle gare nazionali, provenienti dagli 11 Paesi di tre continenti coinvolti nel concorso, quest’anno aperto, oltre che a bar e cocktail bar, anche a ristoranti e hotel. Oltre a Pappa, hanno preso parte alla finalissima: Giovanni Onori, bar supervisor dell'Hotel Bulgari di Roma per l’Italia, Chris Tanner, fondatore del Dram Bar e del Câv a Londra (Regno Unito), il mixologist e consulente Lauren Pellecchia (Usa), Lacey-Jane Roberts, head bartender del Published on Main di Vancouver (Canada), Gerardo Vázquez Lugo del Nicos di Città del Messico (Messico), Ángel Pérez del gruppo di ristoranti El Pòsit (Spagna), Tommy Wong, direttore del Bulgari Hotel Beijing (Cina), Jaehyung Jung (Corea del Sud), Adrian Epure, proprietario e bartender del Bindu Bistro di Iasi (Romania), e Mika Ammunét, proprietario del Bar Mate di Helsinki (Finlandia) (leggi Undici progetti green per la finale globale della Torres Brandy Zero Challenge)
A giudicare i progetti una giuria di esperti internazionali, composta da Christian Visalli, global managing director di Spirits presso Familia Torres, l'architetta Glòria Font Basté, il consulente per la sostenibilità José Luis Gallego, l’ingegnere e consulente in ambito ambientale ed economia circolare Marc Basany, il vincitore della scorsa edizione della Torres Brandy Zero Challenge Alberto del Toro. Giuria che ha valutato le iniziative sulla base di quattro criteri: idea, impatto sulla sostenibilità, business plan e sviluppo futuro.
Da scarti a preziosi ingredienti per la mixology
A spuntarla è stato Pappa con il suo progetto focalizzato sulla trasformazione degli scarti agricoli in ingredienti preziosi, come sciroppi, cordiali, bibite, liquori e vini alla frutta. Un approccio virtuoso apprezzato per il suo impatto positivo su diversi fronti, in quanto contribuisce a sostenere gli agricoltori locali, garantendo un mercato anche per le eccedenze di produzione e a prodotti che spesso vengono scartati a causa del loro aspetto. Inoltre, riduce i costi sia per i locali sia per gli agricoltori, così come il consumo di suolo ed energia, gli imballaggi in plastica e l'impronta di carbonio associata all'importazione dei prodotti.
Grazie alla vittoria il bartender si è aggiudicato il premio di 30.000 euro per trasformare in realtà il progetto allo Svanen (leggi Svanen, un’ex farmacia di fine Ottocento divenuta cocktail bar a Oslo) e implementare nuove iniziative, come l’integrazione delle fonti di energia rinnovabili, rafforzando l’impegno del cocktail bar per un futuro più sostenibile.
Benessere e zero rifiuti
Nel trio di progetti che si sono contesi la vittoria all’ultimo voto della Torres Brandy Zero Challenge c’erano quelli di Gerardo Vázquez Lugo del Nicos e di Mika Ammunét del Bar Mate. Il primo con Nicos: Zero Waste ha introdotto nel suo locale il primo sistema a zero rifiuti del Messico, trasformando gli scarti alimentari in compost per l’agricoltura.
Mate Hospitality - Progetto Zero Burnout, l’iniziativa di Ammunét, è invece incentrata sulla promozione di un ambiente di lavoro sano e dinamico, migliorando i sistemi operativi e garantendo che l'azienda si adatti alle mutevoli esigenze dei suoi dipendenti, al loro benessere e alla loro crescita professionale.