Castagner spinge sulla sostenibilità per aumentare la competitività

Famiglia Castagner, Giulia, Giovanni, Roberto, Silvia e Carlo
La famiglia Castagner: da sx, Giulia, Giovanni, Roberto, il fondatore della distilleria, Silvia e Carlo
Valorizzazione degli scarti, bottiglie più leggere e l'utilizzo della fonte solare le direttrici della strategia della rinomata distilleria veneta per diventare più green e contrastare il caro energia

Qualità fa rima con sostenibilità per la Distilleria Castagner. L'azienda veneta, rinomata per l'eccellenza delle sue grappe, ha intrapreso un percorso per rendere la sua attività sempre più amica dell'ambiente.

Un percorso che ha obiettivi ben definiti, raggiungere alti livelli di autosufficienza energetica, il target è l'80% in tre anni, e ridurre il consumo dei materiali utilizzati per i pack, e dove l'attenzione all'ambiente diventa anche una leva di competitività. Basti pensare che il fabbisogno annuale di metano dell'azienda è di 2,5 milioni di metri cubi: puntare sull'efficientamento e l'autosufficienza energetica significa liberarsi dal condizionamento del prezzo del combustibili, esploso nel corso dell'ultimo anno, per effetto del conflitto in Ucraina e non solo. Prezzo che anche quando questa crisi sarà finalmente risolta, non tornerà più quello di prima. Discorso simile per quanto riguarda vetro e cartone, i cui costi, sempre nell'ultimo anno, sono cresciuti del 50-60%.

Il progetto di economia circolare

L'obiettivo dell'autodufficienza energetica sarà raggiunto attraverso un progetto di economia circolare. Castagner si sta infatti dotando di un impianto di produzione di energia termica che utilizza un combustibile molto particolare: le bucce di uva. In pratica, ad alimentare l'impianto sarà un combustibile che l'azienda ha già in casa, la vinaccia. Una volta distillate le bucce per produrre la grappa, utilizzati i vinaccioli per la produzione di olio, prodotti per la cosmesi e per la farmaceutica, gli scarti saranno essiccati per ottenere il combustibile. Tale soluzione permetterà alla distilleria di coprire il 60-70% del proprio fabbisogno di energia termica nel prossimo anno, per portare tale quota al 70-80% nel 2024.

In tale ottica va anche la realizzazione, già completata, di un impianto fotovoltaico della potenza di 400 kW su 2500 metri quadri di tetti dell'azienda, che consente di generare energia elettrica sfruttando l'irraggiamento solare. Entrato già in funzione l'impianto al momento permette di soddisfare il 20% della domanda di elettricità, percentuale che si vuole incrementare fino al 40%.  Per i due progetti green l'azienda ha pianificato investimenti per circa un milione di euro.

Bottiglie più leggere

Anche il problema dei materiali per le confezioni è stato affrontato. Castagner ha infatti da poco immesso sul mercato le nuove bottiglie, più leggere e quindi più sostenibili perché consentono di risparmiare vetro e di ridurre le emissioni di CO2. le nuove bottiglie pesano infatti 600 g, a fronte degli 800 g di quelle utilizzate finora, con un risparmio del 20-30% di vetro.

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