McDonough’s Barkeepers’ Guide di Patsy McDonought (1883)

L’autore di questo manuale è Patsy McDonought che, dopo 25 anni di professione in diversi e importanti bar del paese, approda al Lieders Hotel Brunswick come Capo-Barman; pubblicando i frutti del suo lavoro come unica testimonianza del suo operato. Questa realizzata da McDonought si prefissava di essere un guida completa e pratica per tutte le bevande miscelate di allora; fu realizzata sia per i neofiti che per i professionisti del settore; la stessa contiene diverse ricette mai riportate da altri manuali ma studiate ad hoc, frutto di continui esperimenti pratici da parte dell’autore e altri professionisti.

Come lo stesso Patsy McDonought precisa nel testo: “Tastes differ in certain cities, and certain drinks, prepared according to the prescriptions in this book, would not perhaps be acceptable all over the country, but it has been my endeavor to strike a "happy medium" that will render the collection of value to old bar-keepers as well as new beginners”.

I gusti differiscono di città in città e certe bevande, preparate secondo le ricette di questo libro, potrebbero non piacere a tutti in tutto il paese, tuttavia è stata mia intenzione tentare di trovare una “via di mezzo” che rendesse la raccolta di valore sia per i vecchi barman che per i principianti.

Di 300 circa preparazioni che contiene, il manuale inizia con una ricetta dal nome “The Cocktail”; che più che una bevanda miscelata è una precisazione di cosa o di quando dovrebbe essere consumato un drink; in poche parole una bevanda consumata prima dei pasti. Sour, Fix, Smash, Toddy sono solo alcune delle preparazioni che che si trovano al al suo interno, si passa poi ai “Punch”; che l’autore ci informa essere le più antiche di tutte le bevande miscelate ma su cui purtroppo non è in grado di darci informazioni attendibili. Si trovano poi numerose preparazioni come sciroppi e bitters, e includendo inoltre consigli utili sulla professione.

Inoltre, una curiosità è come nel manuale si racconti la storia di un drink chiamato “Flutemaginley”; bevanda miscelata già menzionata precedentemente nel testo del 1869 “Steward and Barkeeper’s Manual”: Use large bar glass, one tablespoon of sugar, three or four lumps of ice, one wine-glass of Sherry, one pony of Brandy, one wine-glass of Cider, fill up with Plain Soda, one piece of lemon peel grate Nutmeg on top. Del Drink si racconta, come anche testimonia un articolo del quotidiano “Washington Standard” del 1876, che prenda il nome dal suo inventore, Tim Maginley; che notoriamente annoiava a morte tutti i suoi amici suonando a ogni ora il suo flauto: “There used to be a drink made of soda, cider, sugar, lemon and nutmeg, which we  call Flutemaginley. It was called after Tim Maginley, its inventor, who bored all his friends to death by plying at all hours on an asthematic flute, and was called after his favorite instrument."

*Nonostante l’anno di pubblicazione non sia trascritto al suo interno, il manuale viene fatto decorrere da parte dalla “Loc”, acronimo di “Library of Congress”, la biblioteca nazionale degli Stati Uniti d’America nel 1883. Stampato cosi come il manuale riporta nella cittadina di Rochester nello StaTitolo: McDonough's bar-keepers' guide, and gentlemen's sideboard companion.

Il Bibliotecario

Titolo: McDonough's Barkeepers' Guide

Autore: Patsy McDonought

Pubblicazione: 1883*

Luogo: Rochester, N.Y.

Numero di pagine: 64

Lingua: Inglese

Peso: 6 Mb

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