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Manca pochissimo ai Mondiali di calcio in Sudafrica. Come da copione fiumi di persone si riverseranno nei locali per tifare (e consumare) insieme. Se non siete ancora attrezzati ecco i consigli pratici su tv, luci, audio, allestimenti e food&beverage

Esattamente l'11 giugno avrà inizio a Johannesburg con la partita Sudafrica-Messico l'evento sportivo che, più di ogni altro, coinvolge gli italiani. Sono i Campionati Mondiali di calcio, a cui la nostra Nazionale, detentrice del titolo, si sta avvicinando in tono un po' dimesso e circondata da non poco scetticismo. Ma, c'è da scommetterci, non appena il pallone comincerà a rotolare riprenderà vita quell'euforia collettiva che spinge milioni di concittadini a riunirsi per guardare i match insieme. Gli effetti di questa passione sono tangibili anche sull'economia e sugli affari. Qualcuno ha calcolato che la vittoria della Coppa del Mondo può portare al Paese vincitore un aumento del Pil tra il 2 e il 2,5%. Evento che si è verificato in certa misura anche in Italia, dove nel 2006 e nel 2007 il Pil è cresciuto dell'1,9%, contro lo 0% del 2005 e il -1% del 2008.
Effetti benefici sul mondo dei locali

Non esistono statistiche precise degli effetti dei Mondiali sul mondo del fuori casa, ma c'è da giurare che, durante il mese e oltre in cui si giocheranno le partite, i locali ben attrezzati potranno trarre benefici. Numerosi studi scientifici attestano non soltanto che il tifo per il calcio aggrega, ma anche che lo sport in tv modifica i comportamenti alimentari e spinge a consumare più cibo e a bere più bibite e birre del solito. Non è un caso che molti marchi, come Carlsberg, Heineken, Moretti o Peroni, leghino la loro immagine alla Nazionale o a sponsorizzazioni legate al calcio. Come può predisporsi il barista per trarre il massimo vantaggio dall'evento? Attrezzando il locale o una sua parte per consentire una buona visione ai propri avventori e organizzando il lavoro di conseguenza. Anzi, è meglio pensare a un allestimento non provvisorio, ma stabile, anche alla luce dei nuovi calendari annunciati per la prossima Serie A dalla Lega Calcio: avremo infatti partite spalmate lungo tutta la settimana, con sfide di Serie A in programma venerdì, sabato, domenica in più ore del giorno e anche il lunedì. Sommate ai match delle coppe, queste occasioni garantiranno un offerta di calcio praticamente sette giorni su sette. A tutto ciò si aggiungono le novità tecnologiche legate ai sistemi di broadcasting. I prossimi Mondiali saranno i primi trasmessi interamente in alta definizione. Non solo: 24 partite sulle 64 dell'intero programma saranno anche riprese in tre dimensioni. Purtroppo in Italia non sarà ancora possibile vederle con questa tecnologia: sarà infatti l'emittente americana Espn a programmarle, seguita a ruota da Sky, solo in Gran Bretagna, dove una prima sperimentazione sta interessando proprio a partire da aprile una serie di locali pubblici di Londra e dintorni.

Televisori e tecnologia

Chi decide quindi di puntare all'attrattiva Mondiali per portare più clienti nel proprio locale può farlo dotandosi di un televisore ultimo modello. Parliamo di apparecchi Full HD, ormai presenti su tutti i cataloghi. In particolare da qualche mese stanno prendendo piede i modelli a Led, che rispetto ai più diffusi televisori a cristalli liquidi Lcd tradizionali garantiscono una migliore retroilluminazione generale dello schermo e quindi una percezione dell'immagine più chiara e più nitida. L'utilizzo dei Led consente anche di ovviare a un limite di qualità dei tv Lcd, che sui grandi formati sono meno performanti dei più cari tv al plasma. A introdurli sul mercato sono state Samsung, con formati tra 46 e 52 pollici, LG, Sharp e via via altre marche. L'aspetto delle dimensioni dello schermo è importante, perché in un locale pubblico è necessario assicurare buona visibilità anche a distanze superiori alla decina di metri. Non solo. I nuovi televisori a Led sono caratterizzati anche da una eccezionale sottigliezza, contenuta addirittura in meno di 2,5 cm. Altro fatto importante, perché consente di ridurre l'ingombro del tv e di portare via meno spazio possibile ai clienti. Per quanto riguarda la tecnologia 3D può essere molto interessante per un locale pubblico farci un pensierino. Va tenuto conto però che i programmi trasmessi con questa tecnologia richiedono gli appositi occhialini, e qui si pone il problema già verificatosi nei cinema, per cui bisogna assicurare al pubblico pezzi monouso, confezionati singolarmente e marchiati CE. Il 3D è senz'altro il futuro (le trasmissioni in Italia dovrebbero partire entro fine 2010) e non richiederà, a quanto dicono gli esperti, speciali decoder diversi da quelli necessari per la visione in HD.

L'allestimento della sala

La scelta del tv è importante e condiziona buona parte degli ulteriori passi a carico del gestore. Ma l'allestimento di un'area adatta alla visione non si limita solo a questo. Occorre disporre tavoli e sedie (preferibilmente impilabili e facili da tenere in magazzino quando non servono) in modo tale da consentire facilità di movimento per il personale di servizio. Va inoltre controllata la luminosità interna per evitare che la luce finisca sullo schermo. Tenete conto per esempio che due partite del girone eliminatorio dell'Italia, quelle contro la Nuova Zelanda del 20 giugno e contro la Slovacchia del 24 giugno, si giocheranno alle 16 e quindi in pieno giorno. Predisponete quindi sistemi di ombreggiamento all'interno del locale, che possono essere favoriti dai classici tendoni da dehors oppure da soluzioni automatiche, governate da telecomando, nel caso in cui l'ambiente abbia molte vetrine o finestre. Nel locale così oscurato si può predisporre un'illuminazione soft, magari con lampade a Led, per consentire comunque piena visibilità ai clienti e al personale. Se avete un locale molto luminoso attenti anche alla scelta del tv. Quello a Lcd, con lo schermo sintetico e non perfettamente liscio, può creare seri problemi di visibilità e non consentire un buon godimento dello spettacolo se osservato da posizioni angolate. Molti locali che basano il loro business sulle partite in tv adottano anche lo stratagemma di moltiplicare i punti di visione. Si crea per esempio un angolo con un megaschermo o un proiettore e poi si collocano dei televisori di dimensioni medio-piccole negli angoli più lontani del locale, soprattutto se questo presenta una pianta non regolare. Questo sistema consente anche al personale di girare tranquillamente tra i tavoli, senza togliere visuale a nessuno, in quanto lo spettatore può agevolmente girare lo sguardo dal megaschermo agli schermi di servizio.

Costi e ricavi per gli operatori
Gli interventi per trasformare gli spazi in luoghi per gli appassionati di calcio non sono quindi particolarmente complessi. Né troppo costosi. Un tv di ultima generazione (HD o anche 3D a Led) e in grande formato si acquista tra i 2.000 e i 2.500 euro, tenuto conto anche del fatto che in questo periodo le offerte dei rivenditori specializzati sono tante. E senza contare le operazioni promozionali messe in campo da Sky e Mediaset per i nuovi abbonati. Se Mediaset promuove condizioni di favore sia sull'acquisto del televisore sia sugli abbonamenti (mediasetpremium.it/club), Sky (bar.sky.it), oltre a offrire il decoder Hd in comodato d'uso gratuito, punta sul fascino della visione in alta definizione delle 64 partite dei mondiali.
Se si pensa di realizzare un impianto più articolato, il discorso si fa più complesso: con televisori diversi, sistemi di oscuramento e illuminazione ad hoc. Occorre predisporre quindi il lavoro di un elettricista per fare in modo di avere tutto a norma ed evitare grovigli di cavi. Per un intervento del genere, in un locale di dimensioni medio-piccole tra i 100 e i 200 metri quadri, va preventivata un'ulteriore spesa tra 2.000 e 3.000 euro. Una spesa tra i 5.000 e i 7.000 euro dovrebbe in definitiva essere più che sufficiente per allestire un angolo tv di tutto rispetto. A meno di voler realizzare opere faraoniche. Ma questo è un altro discorso.

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