Quali sono i riferimenti normativi in tema di concorrenza sleale?

Ecco che cosa prevede il nostro ordinamento

L' art. 41 della nostra Costituzione sancisce il principio della libertà della concorrenza, stabilendo che "l'iniziativa economica privata è libera".

Naturalmente la Costituzione si riferisce ad una concorrenza leale, che spinge le aziende a migliorare i propri prodotti per rimanere sul mercato, e non alla concorrenza sleale vietata espressamente dall'art 2598 cc.

Quest'ultimo articolo indica 3 categorie di atti di concorrenza sleale:



a.. atti confusori, al 1 comma con i quali un imprenditore crea confusione

tra lui e un concorrente;

a.. atti denigratori al 2 comma, con i quali si scredita l'azienda o il

prodotto altrui;

a.. atti non conformi alla correttezza professionale al 3 comma.



Infatti l'art 2598 così recita:



"Ferme le disposizioni che concernono la tutela dei segni distintivi

(2563ss.2569ss)e dei diritti di brevetto (2584ss.) compie atti di

concorrenza sleale chiunque:



1) usa nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o con

i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imita servilmente i

prodotti di un concorrente, o compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei a

creare confusione con i prodotti e con l'attività di un concorrente;



2) diffonde notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull'attività di un

concorrente, idonei a determinarne il discredito, o si appropria di pregi

dei prodotti o dell' impresa di un concorrente;



3) si vale direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo non conforme ai

principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l'altrui azienda".



Anche gli articoli 2599 e 2600 del Cocice Civile, che riportimo qui di seguito, riguardano la concorrenza sleale, disciplinando la pubblicazione della sentenza di condanna di concorrenza sleale e il risarcimento del danno.



Art 2599

La sentenza che accerta atti di concorrenza sleale ne inibisce la

continuazione e dà gli opportuni provvedimenti affinchè ne vengano eliminati

gli effetti.



Art 2600

Se gli atti di concorrenza sleale sono compiuti con dolo o colpa, l'autore è

tenuto al risarcimento dei danni (2043).

In tale ipotesi può essere ordinata la pubblicazione della sentenza (art. 120 c.p.c.)

Accertati gli atti di concorrenza, la colpa si presume.










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