Locali chiusi alle 18: le nuove restrizioni del Dpcm 24 ottobre

Dpcm 24 ottobre 2020

La rapida crescita dei contagi da Covid-19 ha indotto il governo a mettere a punto nuove misure valide per tutto il territorio italiano per contrastare la pandemia. Sono contenute nel Dpcm 24 ottobre 2020, emanato la scorsa notte, e in vigore dal 26 ottobre fino al prossimo 24 novembre, e prevedono un nuovo giro di vite sulle attività dei locali.

Giro di vite che si concretizza, innanzitutto, in una riduzione degli orari di apertura. All’art 1 punto ee, il provvedimento infatti stabilisce che «le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle 18». La nuova disposizione vale tutti i giorni della settimana, compresi festivi e prefestivi, ma non si applica gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, che restano dunque aperti anche dopo le 18, e che hanno comunque l’obbligo di assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Così come un’eccezione è prevista per la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive, che possono proseguire la loro attività, ma limitatamente ai propri clienti, che siano alloggiati nelle stesse strutture.

Altra novità riguarda il numero delle persone che possono prendere posto al tavolo nei locali, ora portato a un massimo di 4 «salvo che siano tutti conviventi». Dopo le ore 18, inoltre, viene vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto e fino alle 24 sono permesse anche le vendite con asporto, sia di cibi sia di bevande (anche alcolici e superalcolici), con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze del locale.

Stop alle feste, sale bingo e sale da ballo

Nuova stretta sulle feste, con le limitazioni già presenti che ora si estendono anche banchetti e ricevimenti dopo matrimoni, comunioni e battesimi (finora consentiti fino a un massimo di 30 persone): «Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose», si legge nel Dpcm 24 ottobre.

Confermata la sospensione delle attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, adesso estesa anche a sale gioco, sale bingo, sale scommesse, che vengono chiuse dal 26 ottobre.

Annunciati, ma solo annunciati, indennizzi per le attività

Misure fortemente penalizzanti per il mondo del fuoricasa, che sta pagando uno dei prezzi più alti, dal punto di vista economico e occupazionale alla pandemia. A tale riguardo, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa nella quale ha illustrato le misure del Dpcm 24 ottobre, ha affermato che il governo ha già previsto una serie di indennizzi per le attività economiche colpite dalle nuove restrizioni.

In particolare, ma lo ribadiamo, al momento si tratta solo di annunci, in quanto gli indennizzi non sono ancora stati messi a punto né emanati, intenzione del governo sarebbe di attivare nuovi contributi a fondo perduto, un nuovo credito d’imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre e cancellare la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre. A questo, si aggiungerebbe una conferma della cassa integrazione, una nuova indennità mensile una tantum per gli stagionali del turismo, spettacolo, e misure di sostegno a favore della filiera agroalimentare.

Dpcm 24 ottobre 2020

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