Le gestione del debito

I rischi dei pagamenti con assegni post-datati

Una spesa imprevista o una temporanea mancanza di liquidità possono portare esercenti e gestori a trovarsi in una situazione di insolvenza.

In queste situazioni il gestore deve adoperarsi con tutte le sue forze per rimediare alla propria posizione debitoria con il massimo ordine.

In caso di rateazioni di pagamenti, al gestore/debitore che si trovi in difficoltà potrebbe essere chiesto di emettere assegni bancari post-datati a garanzia del contratto.

La richiesta è molto frequente nella pratica, ma comporta in realtà alcuni rischi.

Un primo fatto da considerare è che l'assegno post-datato è, in pratica, una cambiale, e la sua emissione costituisce evasione dell'imposta di bollo che si paga su quest'ultima.

Un ulteriore aspetto da tenere presente è rappresentato dal fatto che gli assegni post-datati possono essere messi all'incasso dal beneficiario anche prima della data indicata. In questi casi la banca non solo è tenuta a pagare l'assegno, ma avrebbe anche l'obbligo di denunciare all'Ufficio del Registro il gestore/debitore che ha emesso l'assegno per evasione dell'imposta di bollo dovuta ai sensi del DPR n. 642/1972.

Va evidenziato che qualora l'assegno messo all'incasso prima della data indicata risulti scoperto, il gestore/debitore può essere protestato, con tutte le conseguenze del caso previste dalla legge.

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