L’andamento climatico e le forti piogge che hanno caratterizzato la seconda parte del mese, spiegano la brusca frenata dei consumi di bevande registrata a ottobre. Di contro, però, cresce il mercato del food service.
Il report del mercato del fuori casa, realizzato dalla società di ricerche di mercato Formind incrociando i dati di consumo, raccolti nei singoli punti vendita con lo strumento Mindforhoreca, e le preferenze dei consumatori, monitorate attraverso le indagini de La Piramide dei Consumi, riporta un andamento negativo per il mercato beverage sia in termini di volumi, -1,90%, sia a valore -0,56%, rispetto all’ottobre del 2014.
Una caduta che conferma, ancora una volta, la fragilità della ripresa in atto, non ancora solidamente supportata da fattori strutturali, facendo emergere ulteriormente quanto in questa fase la volatilità dei consumi sia strettamente dipendente dai fattori climatici e come ciò riguardi l’intero territorio italiano.
Guardando più nello specifico, l’andamento in termini di volumi è negativo in tutte le regioni, mentre resta leggermente positivo a valore nelle aree del Centro e del Sud, in particolare Liguria, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria e Sicilia, grazie alla politica promozionale attuata dagli esercenti di queste regioni.
Il calo di ottobre lima la percentuale di recupero dei primi 10 mesi dell’anno sul 2014: l’andamento progressivo per il periodo gennaio-ottobre si assesta infatti a +1,34% in volumi e a +2,06% a valore rispetto allo stesso arco temporale dello scorso anno.
La frenata ha riguardato inoltre tutti i sottocanali, con performance negative sia a volume sia a valore, ed è stata particolarmente sensibile per i bar diurni, -2,43% in volumi e -1,29% a valore, mentre a tenere meglio sono le pizzerie (-1,18% in volumi e -0,01% a valore).
Andamento del mercato (in %) beverage nei sottocanali a ottobre:
Volumi | Valore | |
Bar Diurno | -2,43 | -1,29 |
Bar Notturno | -1,91 | -0,39 |
Ristorante | -1,64 | -0,56 |
Pizzerria | -1,18 | -0,01 |
Intrattenimento | -1,68 | -0,22 |
Fonte: Formind
Food in crescita
Decisamente diversa si presenta la situazione per il mercato del food service. In questo caso i consumi, infatti, hanno fatto registrare una crescita del +2,35% a volumi e ben del +3,61% a valore, portando l’andamento progressivo dall’inizio dell’anno a +1,22% in termini di volumi e a +2,03% a valore.
Altra buona notizia è che le migliori performance sono state riscontrate nei bar con piccola cucina, +4,56% a volumi e +4,22% a valore, fenomeno che il report spiega con un mix costituito da una parte dai “consumatori professional”, che pesa maggiormente sulle presenze, e quindi a un maggior consumo legato a occasioni di lavoro; dall’altra dallo spostamento della ristorazione quotidiana legata al mondo della pausa pranzo verso il bar con piccola cucina, a discapito però del bar con ristorazione veloce (che comunque registra un +1,63% a volume e +3,96% a valore), per una maggiore scelta di pietanze calde, in considerazione dei primi accenni di autunno. Bene anche i pub, +3,23% a volume e +4,59% a valore, che vedono crescere l’affluenza rispetto ad altri concorrenti.
Andamento del mercato food service nei canali (in %) a ottobre
Volumi | Valore | |
Agriturismo | 2,66 | 2,85 |
Bar con p.c. | 4,56 | 4,22 |
Bar con r.v. | 1,63 | 3,96 |
Gourmet | 0,79 | 3,34 |
Mense | -1,69 | 1,97 |
Pizzerie | 4,2 | 4,15 |
Pub/birrerie | 3,23 | 4,59 |
Rist. Classici | 4,10 | 4,24 |
Rist. Alberghi | -0,55 | 0,65 |
Rist. Catena | 3,94 | 3,78 |
Trattorie | 3,71 | 5,18 |
Fonte: Formind
Per quanto riguarda le categorie merceologiche, interessante notare come a crescere in modo significativo siano i consumi di pasta, carne e farina, quest’ultima oltre la media del mercato, mostrando un orientamento del consumatore verso pietanze più strutturate.