Gli hotel di proprietà della compagnia aerea araba sono ai vertici mondiali per qualità e servizio
Le rotte Emirates sono sempre più orientate allo zenit della qualità, a terra come in volo. Fin dagli esordi, nel 1985, la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi presieduta dallo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum ha fondato la sua offerta su altissimi standard di qualità. Negli ultimi anni il gruppo Emirates - che per l'esercizio finanziario 2006-2007 ha dichiarato utili pari a 844 milioni di dollari - sta concretizzando importanti investimenti in operazioni di brand extension orientate al settore turismo e ospitalità.
Creare esperienze uniche per i clienti
L'idea è quella di realizzare strutture in grado di offrire ai turisti un'esperienza unica e ai massimi livelli, secondo gli standard che caratterizzano da sempre Emirates e la sua reputazione nel mondo: a tale scopo è stata istituita una divisione dedicata, denominata Destination and Leisure Management, che a sua volta comprende Emirates Hotels & Resorts, Emirates Holidays, Arabian Adventures e Congress Solutions International. «Il nostro obiettivo - dice Tony Williams, vice presidente di Emirates Hotels & Resorts - non è creare una grande rete di hotel, quanto piuttosto realizzare strutture esclusive e sofisticate i cui elementi portanti sono servizio, lusso, ricercatezza e unicità della posizione in cui vengono realizzate, elementi che da sempre contraddistinguono Emirates dalla concorrenza. Abbiamo voluto trasferire nel settore dell'ospitalità quello che meglio sappiamo dare, da più di vent'anni: comfort e servizi di massimo livello. Vogliamo che i nostri ospiti vivano un'esperienza unica, sia in volo che durante il soggiorno».
Il Maha Resort
Fiore all'occhiello di questa capacità di trasferire e rafforzare in nuovi contesti competitivi il capitale di conoscenza, di fiducia e di relazioni maturato dal marchio Emirates è Al Maha Desert Resort & Spa, oggi uno fra i luoghi più esclusivi di Dubai, e non solo. Al Maha Desert Resort & Spa è stato il primo progetto del Gruppo Emirates, un eco-resort di lusso nato su un'idea dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vice Presidente della compagnia nonché primo ministro degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai, da sempre attivo sostenitore della conservazione del territorio e delle tradizioni arabe. L'oasi che ospita il resort prende il nome da uno degli animali tipici delle dune, l'antilope araba (al maha), ed è al centro di una riserva naturale nel cuore del deserto di 225 chilometri quadrati, la più ampia area protetta di tutta la regione del Golfo.
Una struttura esclusiva
Realizzata - in soli 18 mesi - a 45 minuti dal centro di Dubai, la struttura, inaugurata nel 1999, è costata 34 milioni di dollari. Il complesso comprende 42 suite indipendenti, suddivise in quattro tipologie (Presidential, Emirates, Royal e Bedouin), ciascuna dotata di una media di tre persone di servizio parlanti 14 lingue. Le più lussuose comprendono tre camere da letto, soggiorno e cucina arredata con mobili artigianali, bagno con percorso benessere e vasca king size, due aree minibar, una piscina riscaldata 11x9, barbecue privato, tv satellitare, connessione Internet e altre facilities. Per mantenere la sua esclusività, Al Maha non accetta visitatori per un solo giorno. Il suo stile architettonico rispecchia i tradizionali criteri di costruzione arabi, adatti a condizioni climatiche particolarmente torride e secche.
Ma il resort si avvale anche dei più moderni ritrovati dell'edilizia ecocompatibile: muri spessi e rifiniti con l'utilizzo di materiali isolanti, in grado di mantenere una temperatura fresca all'interno utilizzando al minimo l'aria condizionata; finestre ridotte al minimo e non esposte in modo diretto ai raggi del sole, incastonate in cornici di legno massello che trattengono il calore; facciate esterne dotate di tende parasole; pannelli solari utilizzati per la produzione di energia e di acqua calda; impianti di filtraggio, purificazione e riutilizzo dell'acqua (riciclata fino al 94%), impiegata anche per l'irrigazione delle vegetazione della riserva. Il resort è dotato di un business center (Al Majlis Boardroom) attrezzato per presentazioni multimediali e videoconferenze online e di una spettacolare spa, affacciata sul deserto, dove per massaggi e trattamenti si utilizza una esclusiva linea di prodotti a base di datteri e incenso.
Una torre di 52 piani: il The Harbour Hotel
L'altro elemento portante del portfolio di Emirates Hotels & Resorts è The Harbour Hotel & Residence, complesso costato 141 milioni di dollari e inaugurato lo scorso novembre. La sua torre di 52 piani si affaccia direttamente sulla Marina di Dubai, offrendo vedute mozzafiato sul Golfo e su Palm Island, grazie ai suoi 256 metri di altezza. Pensato sia per le esigenze della clientela business che per le famiglie che vogliano raggiungere comodamente le aree commerciali e turistiche più famose della città, come Jumeirah Beach, Emirates Mall, Dubai Internet City e Jebel Ali Free Zone, l'hotel offre 261 suite apartments (di cui 170 con due e 55 con tre camere da letto), disponibili in cinque diverse versioni, tutte dotate di zona pranzo e cucina attrezzata.
Per chi si affida agli chef dell'albergo, The Harbour propone una selezione di tre ristoranti: il Counter Culture, che è anche coffee bar e bakery, Azur, ristorante in stile mediterraneo specializzato in menu biologici, e The Observatory, il ristorante con cucina internazionale situato al cinquantaduesimo piano dell'edificio che offre, durante la cena, un panorama unico sulla marina. Completa la proposta dell'hotel la Timeless spa, che occupa quasi un intero piano dell'edificio con le sue facilities: sauna, jacuzzi, palestra, piscina all'aperto con solarium. Così come per il resort Al Maha, anche i clienti del The Harbour Hotel & Residence possono beneficiare in ciascuna delle sei sale massaggio (di cui quattro per donne e due per uomini) dei trattamenti di bellezza e rilassamento a base di datteri e incenso esotico della linea Sodashi e Barbor.
L'aumento dei voli Emirates
Ma naturalmente il primo impatto del cliente Emirates è in volo. Attualmente la flotta degli Emirati serve un centinaio di destinazioni in 62 Paesi. Con un network in continua espansione, nel 2007 la compagnia ha inaugurato nuove rotte, tra cui Venezia, San Paolo, Houston, Ahmedabad, Toronto e Newcastle, potenziando la frequenza e i voli su altre rotte strategiche. Dal marzo 2006, con i Boeing 777-300, anche i voli dall'Italia sono configurati in 3 classi: First, Business ed Economy. L'ampia offerta dei servizi offerti a bordo degli aerei Emirates rende il viaggio un'esperienza unica. «Il nostro core business - dice Tony Williams - si traduce da sempre nel fornire ai passeggeri un'esperienza completa, che inizia dai servizi offerti a terra, grazie alle lussuose lounge presenti in numerosi aeroporti del nostro network, prosegue con banchi check-in dedicati e dotati di personale altamente qualificato, in grado di assistere i passeggeri durante tutte le procedure richieste, anche con il servizio di limousine per i passeggeri di first e business class, e naturalmente continua a bordo della nostra flotta, che oggi conta 115 aerei tra i più giovani e tecnologicamente avanzati.