Decreto ponte: le nuove regole fino al 15 gennaio

Il nuovo provvedimento, in vigore dal 7 al 15 gennaio, permette l'apertura dei locali in tutta Italia fino alle 18 nelle giornate del 7 e 8 gennaio. Le saracinesche tornano ad abbassarsi il 9 e il 10. Dall'11 Penisola nuovamente divisa in fasce di rischio

Decreto ponte
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Il nuovo provvedimento, in vigore dal 7 al 15 gennaio, permette l'apertura dei locali in tutta Italia fino alle 18 nelle giornate del 7 e 8 gennaio. Le saracinesche tornano ad abbassarsi il 9 e il 10. Dall'11 Penisola nuovamente divisa in fasce di rischio

Due giorni di zona gialla “rafforzata” su tutto il territorio nazionale, dopo l’Epifania, seguiti da un fine settimana nel quale in tutta Italia si applicheranno le regole previste per le regioni arancioni. Per tornare, a partire dal prossimo 11 gennaio, alla suddivisione del territorio in fasce a seconda del diverso livello di rischio. È quanto prevede il nuovo provvedimento, il cosiddetto Decreto ponte, ovvero il decreto legge 5 gennaio 2021 (in fondo all'articolo il testo completo da scaricare), emanato dal governo per contenere i contagi da Coronavirus, in vigore dal 7 al 15 gennaio, quando dovrà essere approvato un nuovo Dpcm che ridefinirà la situazione.

Il Decreto ponte, che conferma fino al 15 gennaio le misure già introdotte dal Dpcm 3 dicembre 2020, prevede una ulteriore stretta sugli spostamenti, pone tutta la Penisola dal 7 all’11 gennaio in zona gialla o arancione, differenziando per date, concedendo quindi una minima, e breve, boccata d’ossigeno ai locali nelle giornate del 7 e dell’8, e rivede i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”, di fatto rendendo più semplice e immediata la classificazione delle regioni in tale fasce. Vediamo le nuove misure più nel dettaglio.

Vietati gli spostamenti tra le regioni

Il nuovo testo stabilisce il divieto per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio, sull’intero territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, ma sono vietati gli spostamenti verso le seconde case ubicate in altre regioni o province autonome. Viene confermato il coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del giorno successivo, così come la deroga, nei territori in zona rossa, che consente a due persone di andare a trovare, una sola volta al giorno, parenti e amici, ma solo all'interno dello stesso comune.

Italia in zona gialla il 7 e l’8 gennaio

Nelle giornate del 7 e dell’8 gennaio in tutta Italia entrano in vigore le misure previste per la zona gialla. Si tratta però di una zona gialla “rafforzata”, in quanto, sono ammessi solo gli spostamenti all’interno della stessa regione.

Per quanto riguarda i locali (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, chioschi, bar mobili), l’apertura durante questi due giorni è dunque consentita dalle ore 5 alle ore 18, con il numero di persone che possono prendere posto al tavolo fissato in un massimo di 4, eccetto che non siano tutti conviventi. Il limite orario delle 18 non si applica gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, che restano dunque aperti anche dopo le 18, e che hanno comunque l’obbligo di assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Dopo le ore 18, si potrà lavorare esclusivamente con i servizi di asporto (cibi e bevande, compresi alcolici e superalcolici) fino alle ore 22, fermo restando il divieto per i clienti di consumazione sul posto o nelle adiacenze del locale, e di consegna a domicilio, in quest’ultimo caso senza limiti di orario.

Italia in zona arancione il 9 e il 10 gennaio

Nelle giornate del 9 e 10 gennaio, sempre su tutto il territorio nazionale, si applicano invece e misure previste per le zone arancioni. Il decreto consente comunque in questi giorni gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Serrande però nuovamente giù per i locali che in questo fine settimana potranno lavorare solo con i servizi di asporto (cibi e bevande, compresi alcolici e superalcolici) fino alle ore 22, con il divieto per i clienti di consumare sul posto o nelle adiacenze del locale, e di consegna a domicilio senza limiti di orario.

Dall’11 gennaio nuova divisione in zone

A partire dall’11 gennaio, l’Italia tornerà la divisione in zone sulla base dei livelli di rischio che ogni regione presenta, ovvero quali resteranno in fascia gialla e quali invece passeranno in fascia arancione o rossa. Il passaggio verrà deciso sulla base dei nuovi parametri introdotti proprio dal Decreto ponte. I nuovi parametri, validati dal comitato tecnico-scientifico, stabiliscono che quando una regione ha l’indice di trasmissibilità pari a 1 entri in fascia arancione, mentre se è pari a 1,25 in fascia rossa.

Decreto legge 5 gennaio 2021

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