Dalle tasse a lavoro e sicurezza, le principali novità dell’anno nuovo

Norme&fisco –

La legge di stabilità entrata in vigore all’inizio del 2013 stabilisce una serie di novità in materia fiscale e normativa. Abbiamo riassunto le più importanti disposizioni che coinvolgono direttamente i gestori dei locali e i loro dipendenti

Fisco, imposte locali, lavoro. Sono numerosi i temi affrontati dalla legge di stabilità 2013 (228/2012) che interessano gestori e dipendenti. Il provvedimento, entrato in vigore il 1° gennaio 2013, raggruppa in un unico articolo 560 commi e include un mini-milleproroghe e un variegato correttivo omnibus. Abbiamo sintetizzato le novità di maggior rilievo a beneficio dei nostri lettori.

Figli a carico
La più importante novità in materia di Irpef riguarda l’aumento delle detrazioni per i figli a carico e per i figli portatori di handicap. Dal 2013 si ha diritto a una detrazione dall’imposta lorda pari a 950 euro per ciascun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, quelli adottati o affidati (1.220 euro se di età inferiore ai tre anni). Le detrazioni aumentano di 400 euro per ogni figlio portatore di handicap. Per i contribuenti con più di tre figli a carico, la detrazione è aumentata di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo. In presenza di almeno quattro figli a carico, ai genitori è riconosciuta un’ulteriore detrazione pari a 1.200 euro. Il beneficio è inversamente proporzionale al reddito complessivo e si “azzera” per i redditi elevati. I lavoratori dipendenti potranno fruire dei nuovi sconti a partire dal 1° gennaio 2013 in sede di retribuzione, mentre gli imprenditori ne fruiranno in sede di dichiarazione dei redditi per l’anno 2013 (modello Unico 2014).

Addizionali regionali
Per quel che riguarda le addizionali regionali Irpef, sono state rinviate al 2014 le clausole di esclusione dei redditi più bassi e le agevolazioni per le famiglie. Dal 2013 sarebbero infatti dovute entrare in vigore una serie di misure quali la non applicazione dell’aumento ulteriore rispetto allo 0,50% sui redditi fino a 15mila euro (primo scaglione) e la possibilità di introdurre agevolazioni per i contribuenti con “reddito familiare” non elevato.
Resta invece ferma la facoltà delle Regioni di introdurre, rispetto all’aliquota base dell’1,23%, le maggiorazioni non superiori allo 0,50% (all’1,1% per il 2014 e al 2,1% a decorrere dal 2015). Ricordiamo che nelle otto regioni impegnate nei piani di rientro dal deficit sanitario (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Campania e Sicilia) l’aumento dell’aliquota dell’addizionale prevista per il 2014 (cioè fino all’1,1%) può essere anticipato al 2013.

Iva al 22%?
Dal 1° luglio 2013 l’aliquota Iva ordinaria passerà dal 21 al 22%, mentre rimarrà invariata quella del 10%. L’incremento, però, può essere ancora evitato se entro il 30 giugno saranno entrati in vigore opportuni provvedimenti legislativi in materia fiscale e assistenziale che consentano “il riordino della spesa in materia sociale”. Per i soggetti con l’aliquota delle cessioni del 4 o 10%, come appunto i gestori dei bar, l’effetto si tradurrà comunque nell’aumento dell’Iva a credito, in virtù dei costi con Iva al 22%, come ad esempio l’affitto dell’azienda. Le imprese nel regime dei minimi, non influenzate dall’aumento dell’aliquota in quanto le loro fatture sono senza Iva, vedranno però un aumento dei costi, non potendo detrarre l’imposta sui beni e servizi acquistati.

Taglio del cuneo fiscale
Il cuneo fiscale, cioè la differenza tra l’onere sostenuto dalle imprese sul costo del lavoro e quanto effettivamente percepito dai lavoratori in busta paga, subisce una sforbiciata: ma solo dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013. Vengono infatti aumentati gli importi per le deduzioni Irap delle retribuzioni dei dipendenti a tempo indeterminato, ma le modifiche produrranno effetti dalle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2014. La deduzione forfetaria, su base annua, è pari a 7.500 euro (anziché 4.600) per ogni lavoratore a tempo indeterminato impiegato nel periodo di imposta, e arriva a 13.500 euro (anziché 10.600) per donne e under 35. La quote crescono rispettivamente a 15mila (anziché 9.200) e 21mila (anziché 15.200) nelle aree “svantaggiate”: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Viene incrementata anche la deduzione forfetaria prevista per i contribuenti di piccole dimensioni. Le misure sono inversamente proporzionali all’imponibile, fino a 180.999,91. Vanno da 8mila euro (in precedenza 7.350), se la base imponibile non supera 180.759,91 euro, a 2mila euro (era 1.850) se la base imponibile supera 180.919,91 ma non 180.999,91. Società di persone e ditte individuali beneficiano di deduzioni più alte (da 10.500 a 2.625 euro).
Sempre sul versante dell’Irap, un decreto dell’Economia dovrà determinare l’ammontare di beni strumentali che i “piccoli” imprenditori potranno possedere - a partire dal 2014 - per restare esclusi.

La tassa sui rifiuti
Quest’anno entra in vigore la Tares, il nuovo tributo unico sui rifiuti e i servizi che sostituisce Tarsu, Tia e Tia2. La Tares comprende sia la tassa rifiuti, sia una maggiorazione per finanziare i servizi indivisibili dei comuni (pari a 30 centesimi al metro quadro, aumentabile fino a 40). La base imponibile, per il momento, non sarà calcolata sull’80% della superficie catastale. Fino al definitivo allineamento dei dati catastali degli immobili con la toponomastica e la numerazione civica, la superficie di riferimento per l’applicazione del tributo sarà quella “calpestabile”, già in possesso degli enti locali. Per far debuttare il tributo, ogni Comune dovrà adottare il regolamento applicativo, il piano finanziario (per calcolare la copertura integrale del costo del servizio) e la delibera tariffaria.
A regime è previsto il pagamento in quattro rate trimestrali (gennaio, aprile, luglio e ottobre), comunque modificabili dagli stessi comuni; ma per quest’anno il versamento della prima rata non potrà avvenire prima di aprile.
Per quest’anno è previsto un sistema di acconto commisurato all’importo “versato” nel 2012 per Tarsu, Tia o Tia2. Il versamento del conguaglio sarà poi possibile con la rata successiva all’indicazione delle tariffe da parte dei comuni, che hanno tempo fino al 30 giugno e possono ulteriormente modificarle entro il 30 settembre.

Vecchie cartelle addio
Trascorsi sei mesi dall’entrata in vigore della legge, sono automaticamente annullate tutte le cartelle di pagamento con cifre non superiori a 2mila euro, comprensivi di capitale, interessi e sanzioni, che derivano da iscrizioni a ruolo effettuate fino al 31 dicembre 1999. Crescono, nelle procedure di riscossione, le tutele per i contribuenti: entro 90 giorni dal ricevimento di un atto, il debitore può presentare domanda evidenziando le cause di non esigibilità del ruolo. Se l’ente creditore non comunica nulla al debitore entro 220 giorni dalla presentazione della domanda, il ruolo è annullato di diritto.

Congedi a ore
I congedi parentali possono esser fruiti anche a ore. Non da subito: sarà la contrattazione collettiva di settore a fissare le modalità di fruizione, i criteri di calcolo della base oraria e l’equiparazione di un determinato monte ore alla singola giornata lavorativa. La nuova norma recepisce la direttiva 2010/18/Ue, che prevede che il congedo parentale sia accordato «a tempo pieno, a tempo parziale, in modo frammentato o nella forma di un credito di tempo, tenendo conto delle esigenze dei datori di lavoro e dei lavoratori».

VdR autocertificata
Sono state prorogate le disposizioni in materia di sicurezza del lavoro per chi ha fino a 10 dipendenti. Le piccole imprese possono continuare ad autocertificare la valutazione dei rischi (Vdr) fino al 30 giugno 2013. Dal 1° luglio dovranno invece provvedere alla Vdr secondo la procedura standardizzata introdotta dal decreto interministeriale del 30 novembre, la cui modulistica è scaricabile dal sito www.lavoro.gov.it (sezione “sicurezza nel lavoro”). 

Approfondimento

Cosa cambia in sintesi


Irpef
Aumento delle detrazioni per i figli a carico e per i figli portatori di handicap.
Irpef locale Rinviata al 2014 la possibilità per le regioni di escludere dagli aumenti dell’addizionale i redditi più bassi e di proporre agevolazioni per le famiglie.
Iva Aumento dell’aliquota ordinaria dal 21 al 22% a partire dal 1° luglio 2013, in assenza di nuovi interventi in materia fiscale e assistenziale per il riordino
della spesa sociale.
Irap/1 Dal 2014 incremento della deduzione forfetaria sulle retribuzioni dei dipendenti a tempo indeterminato (previsto in misura maggiore nelle regioni cosiddette “svantaggiate”).
Irap/2 Un decreto del ministero dell’Economia determinerà l’ammontare massimo dei beni strumentali che gli imprenditori devono avere per essere esclusi dal tributo.
Tares Il nuovo tributo unico sui rifiuti e i servizi si calcola (per ora) sulla superficie calpestabile (e non sull’80% della superficie catastale). La scadenza della prima rata 2013 sarà non prima di aprile.
Riscossione Dal 30 giugno scatta l’annullamento automatico delle cartelle di pagamento con importi non superiori a 2mila euro.
Welfare I congedi parentali saranno fruibili anche a ore; l’applicazione sarà definita nei contratti collettivi.
Sicurezza Le imprese fino a 10 dipendenti possono continuare ad autocertificare la valutazione dei rischi (VdR) fino al 30 giugno 2013. Dal 1° luglio dovranno invece provvedere secondo la procedura standardizzata.

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