Da Afidamp il decalogo per l’igiene nei bagni dei locali. Scaricalo ed esponilo

L’attenzione alla pulizia degli spazi di un locale pubblico è un aspetto fondamentale per garantire l’igiene e la salute dei clienti. A maggior ragione lo è quella dei servizi igienici, che devono anche essere disponibili e ben sanificati per tutti i clienti del locale, tra i quali bambini, anziani e disabili. Purtroppo, in molti casi, troppi, la realtà è ben diversa e non è difficile trovare bagni, non solo sporchi, ma dove addirittura mancano persino le dotazioni di base: carta igienica, asciugamani monouso, sapone, ecc. Per sensibilizzare i gestori degli esercizi pubblici alla buona cura dello spazio bagno, Afidamp, l’associazione che riunisce le realtà della filiera della pulizia professionale in Italia, insieme a Codacons e a Confcommercio Verona e Mantova, ha elaborato un decalogo, il Manifesto per la pulizia nei bagni (cliccaci su per scaricarlo), con i criteri minimi di applicazione volontaria su come debba essere strutturato, allestito e gestito un servizio igienico aperto al pubblico per garantire il corretto livello di igiene e comfort a chi lo usa. Decalogo che i gestori che aderiscono all’iniziativa devono poi esporre all’interno del bagno, per informare il cliente che si trova in un ambiente salubre e dove si pone attenzione alla sua salute (scaricalo qui).

Tra i criteri indispensabili la disponibilità, sempre, di carta igienica e sapone in dispenser chiusi, e di asciugamani monouso, la dichiarazione dei turni di pulizia, da effettuare almeno ogni 6 ore, verificando almeno ogni ora lo stato dell’area bagno, la presenza di cestini e salviettine. A questi si aggiungono una facile accessibilità per i disabili, la presenza di un’area nursery, di soluzioni che consentano un contato minimo il minimo con le maniglie e la manutenzione degli impianti e delle bocchette di areazione.

Insomma, criteri che dovrebbero essere parte consolidata delle pratiche di ogni locale e che invece sono spesso trascurati. Un grave errore, non solo sul fronte del rischio igienico-sanitario, ma anche perché l’igiene e la pulizia sono i primi elementi sui quali il cliente formula il suo giudizio sul locale. E un bagno sporco, vecchio o carente di dotazioni non è di certo un buon biglietto da visita.

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