Cinque trend che modificheranno il fuori casa

Nuovi luoghi, nuovi spazi, fidelizzazione, packaging, sostenibilità, big data: sono le parole chiave individuate da The Npd Group Italia per raccontare l'evoluzione prossima del fuori casa

Nuovi luoghi, nuovi spazi, fidelizzazione, packaging, sostenibilità, big data: sono le parole chiave individuate da The Npd Group Italia per raccontare l'evoluzione prossima del fuori casa. Parole che individuano altrettanti trend (vedi anche: "21 trend per il 2021"), alcuni già visibili, altri più sottotraccia, spesso già manifesti prima dello scoppio della pandemia, a cui questo ultimo anno ha dato un'accelerazione.

  1. Nuovi luoghi. La rivoluzione dello smart working, sebbene destinata a ridursi rispetto
    Matteo Figura
    Matteo Figura, responsabile Business unit Foodservice di The Npd Group Italia

    alle proporzioni attuali, si è innescata. «Gli ultimi dieci anni sono stati caratterizzati da una forte urbanizzazione - spiega Matteo Figura, direttore della Businesss Unit Foodservice di The Npd Group Italia -; nel prossimo futuro probabilmente si assisterà a un fenomeno contrario, di allontamento dalle città. Probabilmente molti centri cittadini dovranno reinventarsi, da luoghi deputati al lavoro a mete per il tempo libero, da frequentare maggiormente la sera e nel weekend. E con loro l'offerta ristorativa, che potrà complessivamente spostarsi dal pranzo verso la cena e dai giorni della settimana ai weekend».
    Meno lavoro in ufficio significa anche meno occasioni di consumo funzionali (pausa pranzo) e più occasioni legate alla gratificazione personale, alla socialità: «Le food count dei centri commerciali potranno rafforzare la loro funzione di polo di attrazione del pubblico. Si potrebbe pensare anche a veri e propri "parchi" legati al food».
    Ma l'evoluzione dello smart working potrà avere anche effetti positivi su parte del mondo fuori casa: «Una volta terminato l'obbligo di stare in casa, lo smart working si potrà fare anche in luoghi diversi dalla propria abitazione. Magari per alcuni momenti della giornata». E il bar, allora, se adeguatamente attrezzato, potrebbe diventare il nuovo ufficio.

2. Nuovi spazi. Lo stesso luogo di somministrazione è destinato a cambiare. «Delivery e asporto avranno un peso inferiore all'attuale, ma decisamente superiore e tendenzialmente in crescita rispetto al periodo pre pandemia. Di conseguenza, bisognerà ragionare su come strutturare i locali per rendere i due flussi di lavoro - quello della sala e quello dell'asporto - compatibili e sinergici».

3. Fidelizzazione. I due elementi che forse hanno caratterizzato più di altri il periodo in cui hanno riaperto i locali sono stati la voglia di tornare a consumare fuori casa e il desiderio di farlo in luoghi conosciuti, familiari, perché questi trasmettevano un senso di sicurezza, di protezione maggiori. Da qui la grande crescita dei locali di quartiere, dei "posti vicino a casa a cui siamo legati". «Tutti i momenti di incertezza - spiega Figura - sono accompagnati da un grande desiderio di identità. Da qui la necessità di trasmettere sicurezza e familiarità ai propri clienti».
È il momento di rafforzare la connessione emotiva con i clienti: «Occorre mettere in atto tutte le iniziative utili a fidelizzare - spiega Figura -: promozioni, carte fedeltà, offerta di nuovi servizi ecc.».

4. Sostenibilità&packaging. Il tema della sostenibilità, che si era affacciato di prepotenza tra i trend del fuori casa (e non solo), è destinato a riprendersi il centro della scena: «Nel nuovo corso - spiega Figura - la sostenibilità sarà meno "integralista, sempre accompagnata da una valutazione anche economica. Il risultato si può riassumere nella formula "sostenibile laddove ha senso"».
Il delivery, ancora una volta, sarà un terreno di sperimentazione e di evoluzione: «Il packaging dovrà essere igienicamente sicuro, funzionale allo scopo e sostenibile. Andranno fatte riflessioni sull'adozione di confezioni e di packaging alternativi, sfruttando la possibilità di brandizzarli in modo che diventino veri e propri strumenti di marketing».

5. Digitalizzazione. "Data is the new oil", i dati sono il nuovo petrolio, è uno dei mantra che si sentono spesso ripetere a proposito della new economy. Al di là della frase a effetto, è certo che il fuori casa del futuro andrà verso una semper maggiore digitalizzazione: «Gli ordini e i pagamenti digitali si diffonderanno - spiega Figura -, ma limitarsi a questo è riduttivo. Il vero cambiamento è che questi sistemi portano con sé la possibilità di avere accesso a una mole incredibile di informazioni sui propri clienti. Ciò significa che sarà sempre più alla portata la capacità di prendere informazioni sulla base di dati certi. Chi si attrezzerà per raccogliere, valutare e utilizzare questi dati avrà un vantaggio competitivo importante nei confronti di chi non lo farà».

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome