Cambiano le regole per l’Iva a credito

Fisco –

I gestori di bar che hanno acquistato beni strumentali o rinnovato i locali possono usufruire del nuovo regime per la compensazione

Baristi, attenti: le nuove regole per la compensazione dei crediti Iva possono avere importanti riflessi sulla vostra attività. La questione vale soprattutto per chi acquista beni strumentali nuovi o rinnova i propri locali, sostenendo ingenti spese. In tal caso è facile che il credito Iva superi abbondantemente i 10mila o i 15mila euro ed è in questo caso che scattano le novità. Dall'1 gennaio 2010, infatti, è entrato in vigore il nuovo regime per la compensazione di debiti tributari e contributivi con l'utilizzo di crediti Iva, introdotto con il decreto legge n. 78/2009.

Come fare con l'F24

La nuova normativa prevede l'obbligo di utilizzo esclusivo dei canali telematici Entratel/Fisconline dell'Agenzia delle Entrate (in proprio o tramite un intermediario) per la trasmissione dei modelli F24 qualora l'importo del credito Iva superi la soglia dei 10mila euro. L'utilizzo di questo canale, invece, rimane libero (e discrezionale) fino a quando il credito resta sotto questa soglia.
Un'ulteriore novità si aggiunge nel caso in cui il credito Iva superi i 15mila euro: mentre finora l'operazione poteva avvenire in modo automatico, compilando un apposito modulo F24, adesso, invece, occorrerà apporre alla dichiarazione, da inviare per via telematica, anche il cosiddetto visto di conformità, rilasciato da un professionista abilitato.
Il modulo F24 può essere presentato a partire dal 16esimo giorno del mese successivo a quello in cui si presenta la dichiarazione. «L'obiettivo del provvedimento - spiega Luigi Carunchio, presidente dell'Ungdcec (Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili) è di mettere un ulteriore 'paletto' di controllo contro possibili elusioni derivanti da crediti Iva inesistenti. In realtà, però, la norma è riuscita a creare non poche difficoltà soprattutto alle piccole e medie imprese e ai professionisti che ne seguono la contabilità». Un primo problema deriva dalle formalità richieste ai professionisti per essere abilitati al rilascio dei visti.

L'invio dei modelli

«Questa nuova abilitazione - sottolinea Carunchio - non è immediata». Il risultato è che molte piccole e medie imprese - e soprattutto gli esercizi commerciali e i bar - si sono trovati nell'impossibilità di compensare i crediti di imposta su cui contavano e hanno dovuto aumentare la loro esposizione presso le banche. Per consentire un uso più veloce del credito, però, è stata data la possibilità di presentare la dichiarazione Iva annuale separatamente dal modello Unico, a partire dall'1 febbraio successivo all'anno d'imposta (per il 2009, c'è tempo fino al 30 settembre). Ciò consentirà di compensare il credito Iva maturato nella dichiarazione annuale relativa al 2009, a partire dal 16 marzo.

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