Bargiornale si rinnova all’insegna della praticità

Restyling –

Da aprile il mensile edito da Il Sole 24 Ore Business Media presenta una nuova organizzazione dei contenuti. Spazio agli strumenti del mestiere

Giorno più, giorno meno, l'idea di Bargiornale è nata trenta anni fa. Un'idea buona, se la rivista col tempo si è affermata come il mezzo più valido per informare il pubblico esercizio e lo strumento più efficace per il dialogo tra l'esercente e le industrie di beni e servizi del fuoricasa.
Trent'anni, una lunga esperienza. Che serve soprattutto nei momenti difficili. Spesso si parla di ciclo, dopo la tempesta torna il sereno. Ma non è affatto scontato. Non con l'inerzia.
Bargiornale supera questo compleanno con una serie di novità. Innanzitutto il giornale. Secondo, il nostro centro di formazione milanese volto a creare manager dell'esercizio bar (Bar University), quindi la completa riformulazione del sito www.bargiornale.it, on line a maggio, arricchito dai contributi delle altre testate specializzate nel canale, Vini, Pianeta Hotel, Ristorazione Collettiva, Fuoricasa Easybar.
Ma torniamo a Bargiornale. Il restyling è ispirato alla chiarezza di lettura e a una migliore organizzazione dell'informazione. L'obiettivo dei contenuti è la praticità, il modo più realista per arrivare alla qualità.
Bar, ristoranti e alberghi sono pieni di idee, genialità, passione e competenze. Ma sono anche sulla strada, dunque nel tessuto sociale e nei campi d'influenza di istituzioni ed economia, locali e globali. Le nuove rubriche di news a gli articoli di attualità vogliono assolvere a questo sguardo largo sull'ospitalità dai nuovi confini.
Il Quaderno, anche questo nuovo, porta dritto al lavoro quotidiano, che è fatto di prodotti, servizio, tecniche e tecnologie: conoscere meglio gli “strumenti” del mestiere dà nuove opportunità. L'altra parte importante è dedicata ai locali, una famiglia eterogenea di cui vogliamo cogliere le individualità più centrate sul mercato. Non i più noti o di moda (anche), unici e originali, piuttosto formule che lanciano segnali utili a molta parte della categoria.
PS. L'ultima poderosa ricerca fatta sui consumatori da Nomisma porta a galla un perché diverso da quello con cui si tende a giustificare i risultati deludenti degli esercizi commerciali: non è la diminuita capacità di spesa degli italiani, che all'alimentare non rinunciano. Ma la concorrenza portata a mezzogiorno dalla grande distribuzione e dai negozi alimentari e modalità di consumo che tornano a privilegiare lo stare insieme e la socialità.

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