Anche i buttafuori hanno il loro albo professionale

Professione –

Stop ai bodyguard tuttomuscoli. I nuovi addetti al controllo dovranno essere incensurati, dotati di self control e vantare un’adeguata formazione giuridica, tecnica e psicologica. Potranno intervenire solo in prima battuta, ma dovranno chiedere l’intervento delle forze dell’ordine

Un riconoscimento per chi si occupa della sicurezza nel mondo dell'intrattenimento. E allo stesso tempo un garanzia per gli esercenti e per i clienti stessi. La legge sicurezza approvata a luglio dal Parlamento (legge 94/2009) ha, infatti, disciplinato l'impiego di personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi, anche a tutela dell'incolumità dei presenti. A ulteriore garanzia, la legge ha stabilito che gli addetti debbano essere iscritti in un apposito elenco, tenuto anche in forma telematica dal prefetto competente per territorio, e ha demandato a un decreto attuativo del ministero dell'Interno di stabilire i requisiti per l'iscrizione nell'elenco, le modalità per la selezione e la formazione del personale, gli ambiti applicativi e il relativo impiego. Ebbene lo scorso 6 ottobre il responsabile del Viminale, Roberto Maroni, ha firmato il decreto attuativo.
Così l'aspirante buttafuori dovrà aver compiuto i 18 anni, dimostrare di essere in buona salute fisica e mentale e non fare uso di alcol e droghe. Non saranno necessari, però, solo i requisiti fisici. Perché l'iscrizione nell'elenco è vincolata all'assenza di condanne, anche con sentenza non definitiva, per delitti non colposi, e la mancata sottoposizione a misure di prevenzione. Infine sarà fondamentale la preparazione. Perciò bisognerà aver frequentato un apposito corso di formazione, organizzato dalle Regioni e che verterà su aree specifiche. Una giuridica, con riguardo in particolare alla materia dell'ordine e della sicurezza pubblica, ai compiti delle Forze di polizia e delle polizie locali, alle disposizioni di legge e regolamentari che disciplinano le attività di intrattenimento di pubblico spettacolo. Una seconda area tecnica, con particolare riguardo alla conoscenza delle disposizioni in materia di prevenzione degli incendi, di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di nozioni di primo soccorso sanitario. E infine un approccio psicologico-sociale, avuto riguardo in particolare alla capacità di concentrazione, di autocontrollo e di contatto con il pubblico, alla capacità di adeguata comunicazione verbale, alla consapevolezza del proprio ruolo professionale, all'orientamento al servizio e alla comunicazione anche in relazione alla presenza di persone diversamente abili.
I “nuovi buttafuori” saranno chiamati a controllare che nel locale non circolino sostanze proibite, evitare l'intralcio alle vie di fuga, presidiare gli ingressi, verificare il possesso del biglietto e anche collaborare con le Forze dell'ordine nelle procedure di primo intervento.
Il personale dovrà essere munito di idoneo documento di identità e tenere esposto un tesserino di riconoscimento di colore giallo con la dicitura “assistenza”. Gli addetti già operativi alla data del decreto ministeriale hanno tempo massimo sei mesi per mettersi in regola. Soddisfatta Asso Intrattenimento (Confindustria), che ha partecipato alla discussione sui contenuti del decreto attuativo prima della sua emanazione.

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