Su strada, casual, accessibile: il nuovo bar d’albergo secondo Farulla

Chiusa l'esperienza Baccano, il bar manager romano si lancia in una nuova avventura: il Lobby Bar dell'Hotel Chapter di Roma

Lobby Bar
Il Lobby Bar dell'Hotel Chapter di Roma

Aprire il bar d'albergo alla città, togliere quella barriera - spesso fisica, quasi sempre psicologica - che tiene lontani i non clienti (e qualche volta anche i clienti), riaffermare il valore della qualità del servizio in un contesto più contemporaneo, meno ingessato: sono le linee guida con cui Mario Farulla (riguardatevi, se non l'avete vista, la videointervista in cui racconta del Late Late show andato in onda in pieno lockdown) ha disegnato l'offerta del Lobby Bar dell'Hotel Chapter Roma, fresco di inaugurazione (il bar, non l'hotel). La prima barriera "buttata giù" è quella dell'ingresso: direttamente su strada, per non "costringere" gli avventori a dover passare attraverso la lobby dell'albergo, azione che può scoraggiare chi non è avvezzo a frequentare questi luoghi.

L'inaugurazione apre una nuova frontiera per il design hotel di Marco Cilia, che a meno di un anno dall'apertura lancia una doppia sfida: un bar ispirato al concetto di lusso accessibile e un ristorante fine dining (di prossima apertura) affidato a Davide Puleio, miglior giovane chef 2020 secondo la Guida Michelin che nel 2020 gli ha assegnato una stella per L'Alchimia di Milano, il locale da cui proviene.

Dalla colazione alle 2 di notte

Mario Farulla
Mario Farulla, bar manager del Lobby Bar dell'Hotel Chapter di Roma

Il Lobby Bar non è (solo) un cocktail bar, ma un vero bar, aperto dalle 7 del mattino alle 2 di notte. Dove, fin dalla mattina, si mescolano gli ospiti dell'hotel, desiderosi di consumare il propri o breakfat, e i clienti esterni, attirati da una proposta di colazione internazionale all'insegna della salute, fatta prevalentemente di prodotti bio e italiani. Insalate protagoniste del business lunch, in attesa che arrivi il momento dell'aperitivo, dove entra in scena la squadra capitanata da Farulla (con lui ci sono Damiano Di Benedetto e Gianluca Tuzzi, ex-Baccano, e Alessandra Del Pico).

«Partiamo con un menu di grandi classici rivisitati - spiega Farulla - in attesa di lanciare, tra meno di un mese, un menu completamente nuovo, che definirei "generazionale". Per i drink ci ispiriamo al concetto di eleganza minimalista, fatta di bei bicchieri e di decorazioni semplici, accompagnati da un bar food d'eccellenza studiato dallo chef Puleio, che sarà ordinabile fino all'1.45 di notte». Il lusso accessibile è fatto anche di prezzi contenuti: «I nostri drink costano tutti tra i 10 e i 12 euro, ben lontani dai 20-30 di molti bar d'albergo».

La capienza è di 45 posti a sedere, ma potrà salire a 80-90 clienti una volta passata l'emergenza Covid-19.

Focus sulla personalizzazione del servizio

Ma Farulla punta soprattutto sul servizio: «Puntiamo su un'accoglienza personalizzata e calda, che permetta a ogni cliente di sentirsi a casa. Per questo abbiamo tolto la divisa giacca e cravatta, scegliendo un'uniforme che rispecchia il nostro modo di essere: jeans, grembiule e scarpe da ginnastica».

Tra i progetti dell'immediato futuro, un programma di dj set dal vivo tutti i weekend con un musiche hip hop e indie rock.

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