Italian Attitude, il laboratorio dove nasce la “miscela ideale”

Al caffè Diemme Italian Attitude di Padova i clienti sono presi quasi per mano e accompagnati in un percorso sensoriale alla scoperta di miscele e specialità. E ciascuno può crearsi la propria miscela.

Entrare al Caffè Diemme Italian Attitude, affacciato sull’ampia piazza Prato della Valle a Padova, significa trovarsi subito immersi nel mondo del caffè. Appoggiati alla vetrina ci sono sacchi con i chicchi verdi di diverse origini e di fronte un banco sovrastato da silos con il caffè tostato e l’invito scritto a compiere un percorso sensoriale tra gli aromi del caffè.
Davanti al cartello ci sono cinque tazzine che contengono caffè macinato, ognuna sotto una piccola campana trasparente e un cartello, in italiano e in inglese: “Ti invitiamo ad alzare la cupola di vetro e portare la tazzina al naso: avvertirai sensazioni aromatiche uniche a seconda delle diverse origini del caffè. Perché ogni caffè ha i suoi aromi!”.
Le origini in offerta sono Tanzania, Brasile, Guatemala, Etiopia Harrar e la miscela protagonista del locale: Naturalmente Dolce. Ci sono poi sacchetti, bilancine, macinacaffè da drogheria: tutto quanto occorre per creare la propria miscela, macinarla e portarla a casa. Arrivati al banco si è accolti dal sorriso dei baristi, che erogano espressi e realizzano cappuccini decorati in latte art con un’elegante macchina espresso Black Eagle di Nuova Simonelli rivestita in rame spazzolato. Ci sono poi gli strumenti per estrazioni a filtro e la vetrina nella quale si alternano specialità dolci e salate, in base alle richieste della giornata. Sul retrobanco un buon numero di estrattori indica che qui la frutta ha un ruolo importante. L’ambiente è caldo, con pareti e arredi in cui predominano i colori dei mattoni e del legno; di fronte al banco quattro nicchie con un tavolo invitano a sedersi e rilassarsi; esattamente come le lunghe sedute e i tavoli della sala che si apre sul fondo del locale, con le pareti contornate di immagini e massime di scrittori del calibro di Hemingway, Shakespeare, Hegel e D’Annunzio.

Clima positivo
«È un format (un “numero zero” che ha avuto numerose richieste di replica soprattutto dall’estero, ndr) che ha vissuto diversi step evolutivi - afferma Federico Cecconi, responsabile del progetto -. Abbiamo aperto nel settembre 2015 e, dopo numerosi ritocchi, l’ufficializzazione è avvenuta un anno dopo. Il banco basso senza pedana e la macchina sul fronte sono stati scelti per dare continuità di rapporto tra il barista e il cliente anche durante l’estrazione di un espresso o la realizzazione di un cappuccino. I ragazzi hanno seguito più corsi presso Diemme e godono di una formazione continua. Si divertono e spesso gareggiano fra loro decorando in latte art. Una positività che è subito colta dal cliente con il quale creano facilmente un rapporto diretto».
Al banco le miscele, entrambe 100% Arabica, sono Naturalmente Dolce e Armonia. La prima è composta da Brasile yellow bourbon, Etiopia Harrar long berry e Nicaragua red catuai con un profilo di tostatura medio-chiaro. In tazza presenta un buon corpo e una spiccata acidità.
Armonia è, invece, composta da Brasile Alta Mogiana, El Salvador SHG, Etiopia Harrar e Tanzania Kilimanjaro. Frutto di una tostatura media, presenta un gusto più tradizionale di caramello e frutta secca, un buon corpo e una bassa acidità. Al banco c’è inoltre una singola origine che varia in media ogni mese.Ogni giorno, in media, il locale vende 5 kg di caffè, di cui uno da asporto, e l’espresso ha un prezzo di 1,10 euro. «Da poco abbiamo portato lo speciale (monorigine) da 1,30 a 1,50 euro - riprende Federico Cecconi -: vogliamo proporre alla nostra clientela caffè sempre migliori in termini di qualità e origini e abbiamo verificato che l’approccio dei clienti a questi prodotti non riguarda il prezzo, ma si focalizza sull’esperienza, sul fatto di gustare un caffè diverso, che piace e appaga. Più di un cliente ha scelto di consumare solo questo tipo di specialità». La miscela utilizzata per le altre estrazioni (dalla moka alla cuccuma, dal V60 al siphon) è Lungo, di nuovo 100% Arabica con caffè Etiopia Yrgacheffe, Nicaragua San Josè Mierisch e El Salvador SHG; la tostatura è chiara e offre sentori di agrumi, cioccolato e frutta esotica. A chi si avvicina per la prima volta a queste preparazioni viene fatto un parallelo con il tè o il vino dove le diverse zone di produzione e lavorazioni danno differenti gusti. Lo stesso avviene, ovviamente, con il caffè. E per togliere ogni dubbio al riguardo, ogni settimana nel locale vengono realizzate un paio di sessioni di degustazione.

Quasi un gioco
Riguardo la proposta food, sono disponibili zuppe nel periodo invernale e “passate” più leggere nella stagione calda, realizzate in vasocottura. Cui si affiancano insalate e panini realizzati con prodotti regionali e ricette che hanno un forte legame con il territorio.
Tutte queste attenzioni stanno dando i loro frutti: lo scontrino medio cresce e aumenta anche il tempo di permanenza dei clienti nel locale. E il “gioco” di crearsi la propria miscela si sta rivelando la mossa vincente: in tanti scatta, infatti, la voglia di saperne di più, di capire cosa significa bilanciare gli aromi e realizzare il caffè da gustare a casa, magari con la moka. C’è chi si lancia nel fai da te e chi si lascia guidare. Ma in tutti alla fine prevale un senso di compiacimento: “Questo l’ho fatto io”.

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