Vergnano World Cup: iscrizioni aperte fino al 30 giugno

Giunta alla seconda edizione, la Vergnano World Cup allarga i suoi confini ed è alla ricerca dei migliori baristi del mondo. Scopri come candidarti

C’è tempo fino al 30 giugno per candidarsi alle selezioni per partecipare alla seconda edizione della Vergnano World Cup. Una gara per baristi di rilievo internazionale, che coinvolge diversi paesi nel mondo. Ne abbiamo parlato con Fabio Dotti, Master trainer di Accademia Vergnano, nonché parte del team aziendale che si occupa dell’organizzazione della competition e giudice della stessa. «Dopo il successo della prima edizione - spiega - dagli iniziali sette paesi, ci stiamo muovendo per coinvolgere più nazioni. L’organizzazione è ancora work in progress, ma possiamo dire già che saranno più di dieci».

Per chi supererà la prima selezione delle candidature, appuntamento in Accademia Vergnano a Chieri il 22 settembre, per la finale nazionale; quindi, il 17 ottobre, tutti i vincitori di tappa saranno invitati a Torino per la finale mondiale. Per il vincitore assoluto, il premio è un’esperienza unica: un viaggio da sogno in una piantagione di caffè, per scoprire da vicino le origini di ogni chicco.

«Competizioni come questa - commenta Dotti - servono non solo a mettere in luce l’abilità del barista su un palcoscenico internazionale, ma anche a creare un forte legame fra il brand Vergnano e il mondo del bar. Non vediamo i baristi solo come clienti, il nostro obiettivo è coinvolgerli e fidelizzarli sempre di più, facendoli innamorare del brand, che vogliamo sia percepito come premium, e facendoli sentire parte di un processo di crescita reciproca». Per i partecipanti è un’importante occasione di confronto, che dà loro la possibilità di misurarsi con colleghi da tutta Italia, nonché di essere valutati da prestigiosi coffee expert.

«Il livello dei partecipanti - racconta Dotti - l’anno scorso è stato notevole. E ci aspettiamo ancora di più quest’anno». Quella organizzata da Vergnano è una competizione completa, che va a valutare le capacità di un barista di preparare un espresso perfetto, valorizzando le miscele messe a disposizione dall’azienda, quindi una prova di latte art su cappuccini che naturalmente devono essere bilanciati a regola d’arte, un’esibizione di creatività con un drink a base di caffè (alcolico/analcolico), infine un assaggio con una prova bendati. «Quest’ultima è la prova più oggettiva di tutte: i ragazzi devono riconoscere fra tre assaggi della stessa miscela il caffè preparato alla perfezione, quello sottoestratto e quello sovraestratto. Un po’ per l’emozione, un po’ per le conoscenze di base, l’anno scorso abbiamo visto che è stata la prova che ha ribaltato di più le situazioni».

La preparazione, quindi, è d’obbligo, sia nella capacità di preparare che di riconoscere un buon espresso. È in gioco la formazione, un asset fondamentale per Vergnano: «In Italia abbiamo undici accademie Vergnano, grazie alle quali stiamo diventando leader nella formazione. L’obiettivo è formare le nuove generazioni di baristi, ma anche consentire loro di seguire un percorso che li aiuti ad emergere nel mondo del lavoro. In più, occasioni come questa competition servono ai più ambiziosi a farsi conoscere e a veder riconosciuti i loro sforzi».

 

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