Crowdfunding per Maké, macchina per caffè ad aria portatile

Dalla marchigiana Fermo arriva la nuova tecnologia che ha nella CO2 il suo “motore” e grazie a due brevetti trasforma l’aria in uno strumento che vibra e permette l’estrazione

Estrazione con Maké

Ha preso il via da pochi giorni sulla piattaforma internazionale di crowdfunding Indiegogo il lancio globale di Maké, la prima macchina ad aria portatile per la preparazione di caffè espresso prodotta dalla startup Maketube di Fermo . Pratica e maneggevole, utilizza cialde monouso in carta da 7 grammi, dunque, al contrario delle capsule, evita sprechi e non produce scarti.

Inserimento bomboletta di CO2
Inserimento bomboletta di CO2

Il suo cuore racchiude una tecnologia tutta nuova e due brevetti, risultato di tre anni di ricerca e sviluppo: la valvola a variazione di volume (che dà pressione, 9 bar) e il disco di contropressione: unite, permettono di superare la sequenza pompa+caldaia+filtro per la realizzazione dell’espresso, trasformando l’aria in uno strumento che vibra. Il “motore” è infatti una bomboletta di C02 che si infila nel supporto di Maké e permette di estrarre 25 espressi.

I suoi ideatori sono Yujn Wu ed Emiliano Bracalente. Il primo è un ingegnere di origine cinese arrivato in Italia trent’anni fa per un dottorato di ricerca al Politecnico di Torino e rimasto nel nostro Paese.

Yujun Wu
Yujun Wu

È sua l’idea del disco di contropressione che, osserva «Si può definire l’ancia con cui facciamo vibrare il nostro espresso come un sax in un’improvvisazione jazz». Non per nulla l’intuizione è avvenuta ascoltando della musica. In realtà aveva ideato la prima macchina con tecnologia a CO2 dieci anni fa, ma senza successo: la qualità del prodotto in tazza era pessima.

Emiliano Bracalente
Emiliano Bracalente

Si reca quindi a Fermo da un artigiano-progettista-inventore, Emiliano Bracalente titolare con il fratello Gervasio di Trismeccanica, specializzata nelle lavorazioni meccaniche di precisione. Dopo un lungo lavoro fatto di ricerca, prototipi, messa a punto dei dettagli, è nata la valvola a variazione di volume su misura per questa piccola apparecchiatura.

Infine il design, che unisce tecnica e funzionalità a quello che l’industrial designer che ha progettato Makè, Paolo Piuri definisce «un lavoro di sintesi e sottrazione tipico di una certa tradizione culturale del design industriale italiano, che è allo stesso tempo espressione, custodia e specchio del concept tecnico».

L'acqua versata nel serbatoio
L'acqua versata nel serbatoio

L’utilizzo è semplice: dopo avere posizionato la bomboletta di CO2, si avvita alla  base il serbatoio in cui si versa l’acqua (a seconda dei modelli già calda o da scaldare); sulla sommità si pone la cialda, infine si chiude l’apparecchio avvitando. Ora è sufficiente rovesciare e premere un pulsante per ottenere la bevanda, ovunque e in tutta semplicità. Due i modelli disponibili: Maké Classic in cui si versa acqua calda e Maké Smart con power bank che riscalda l’acqua fino alla temperatura giusta per l’espresso.

A questo link si può pre-ordinare la nuova macchina a un prezzo scontato. La campagna di crowdfunding è finalizzata a raccogliere fondi e sviluppare ulteriormente Maké e il suo business.

La praticità di Maké
La praticità di Maké

 

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