Blend for Better, l’impegno Lavazza a Expo 2020

Lavazza a Expo 2020
La caffetteria di Lavazza è momento di incontro, condivisione e di esperienza totale del caffè, dal chicco alla tazzina, ai fondi riciclti

Si è aperta il 1° ottobre e si concluderà il 31 marzo 2022 l’Expo 2020 a Dubai. Lavazza è Platinum Sponsor del Padiglione Italia e la sua presenza si riassume in tre parole, Blend for Better, che indicano il suo impegno per un mondo migliore a cui tendere producendo non un semplice caffè, ma un circolo virtuoso che crei valore economico, sociale e ambientale. Dunque, un made in Italy all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione che, come osserva Francesca Lavazza, board member del Gruppo torinese, «oggi sono leve imprescindibili per disegnare e affrontare il futuro come singola azienda e come sistema, ma che fanno parte del nostro DNA da sempre. Credo fortemente nel ruolo di attore di sviluppo delle imprese: siamo responsabili dell’impatto sulla società e, allo stesso tempo, dobbiamo essere un modello di sviluppo di business sostenibile. La nostra presenza Italia vuole raccontare il nostro impegno per un futuro migliore».

Il padiglione, che occupa una superficie di 3500 metri quadri, è stato progettato da Carlo Ratti Associati e Italo Rota Building Office, con F&M Ingegneria e Matteo Gatto. Il tetto della struttura è modellato da tre scafi di barche di dimensioni reali. Privo di pareti esterne, ha una facciata multimediale composta da oltre 70 chilometri di corde nautiche in plastica riciclata, e impiega un avanzato sistema naturale per la mitigazione del clima che annulla la necessità di aria condizionata. Nel suo complesso, il progetto propone nuove visioni per l'architettura riconfigurabile e il design circolare, concepite per affrontare l'attuale crisi climatica, come l’utilizzo di materiali costruttivi ricavati dalle alghe, dai fondi di caffè e dalle bucce d’arancia.

La caffetteria di Lavazza si propone quale luogo di incontro e condivisione ed anche di esperienza immersiva del caffè attraverso tre passaggi: sospese fuori terra, una serie di piante di caffè di medie dimensioni permette ai visitatori di vedere la fase iniziale del processo di produzione; il clima mediorientale ha permesso di mettere a punto la Solar Moka, alta 2,2 metri, che incorpora una serie di specchi per seguire il ciclo del sole e produrre calore, riducendo il consumo energetico per la preparazione del caffè; una volta riscaldata l’acqua scorre attraverso tubi di rame che circondano la caffetteria. Infine l’ispirazione all’economia circolare è visibile nel bancone, realizzato con caffè esausto e il cui piano una superficie tattile di chicchi di caffè e resina.

La partnership con il Commissariato per la partecipazione dell’Italia a Expo Dubai si inserisce nella strategia di business e di sostenibilità del Gruppo Lavazza, che ha da tempo avviato un percorso di sviluppo sostenibile da un lato integrato nei processi e nelle attività aziendali, dall’altro attuato dalla Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus. “Il caffè è un prodotto della terra – commenta Carlo Colpo, marketing communication director & brand home director – e il nostro brand è molto vicino alla natura e alla salvaguardia del pianeta. La sostenibilità e la Responsabilità sociale d’impresa sono presenti nei nostri progetti da molti anni; stiamo continuando un percorso iniziato tempo fa e che oggi raccontiamo attraverso Blend for Better, una piattaforma di comunicazione che incarna il nostro impegno come azienda e che, attraverso la forza dei nostri brand, punta a generare valore condiviso sulla società, sulle persone, sull’ambiente».

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