Allegra, l’ombra della Brexit sul futuro delle catene europee di coffee shop

Il Project Cafè Europe 2019 Report mostra un segno positivo, qualche incertezza sull’andamento futuro da oltre Manica. Posizionamento, qualità del caffè e atmosfera gli elementi vincenti per un coffee shop.

La vista spettacolare della Starbucks Reserve Roastery a Milano.

Il rapporto Project Cafè Europe 2019 elaborato dall’inglese Allegra Strategies mostra un mercato delle catene di caffè in crescita del 6% sull’anno precedente, con un totale di 33.745 punti vendita, che si prospetta raggiungeranno quota 42mila entro il 2023, con una quota annua del 4,8% circa. Un quarto di questo mercato è rappresentato dalle tre catene maggiormente presenti in Europa: Costa Coffee con una quota di mercato pari all’8.7% e 2923 negozi, Starbucks con poco più di 2600 negozi ma sparsi nel doppio dei paesi rispetto al leader di mercato e infine McCafè con 2376 negozi e una quota di mercato del 7%. L’Europa Orientale si sta allineando molto rapidamente, con la Romania che mostra il più forte tasso di crescita annuale pari al 25,1% mentre la Danimarca ha incrementato l’interesse per la cultura del caffè con una crescita del 14.5%. Cipro è il terzo mercato in più rapida crescita con l’11.2% in controtendenza rispetto alle preoccupazioni per l’incertezza economica e politica nell’Europa meridionale.

Il Regno Unito si conferma la realtà più evoluta sul fronte dei coffee shop, con operatori che guidano trend e innovazione. Molti dubbi si prospettano tuttavia per il prossimo anno in Inghilterra a causa della Brexit: come osserva Jeffrey Young, CEO di Allegra, con l’uscita del Paese dall’Unione Europea, tra le due parti si crea un clima di incertezza e si teme la carenza di manodopera, l’aumento dei costi, la diminuzione della fiducia dei consumatori: tutto ciò causa preoccupazioni tra le aziende del caffè.

Gli intervistati da Allegra hanno individuato tre elementi essenziali affinché una caffetteria abbia successo: un buon posizionamento individuato come l’elemento più strategico e impattante, la qualità del caffè e l’atmosfera del coffee shop. Inoltre più di un terzo delle persone coinvolte ha dichiarato che gli elevati costi d’affitto rappresentano un limite molto forte la loro attività. L’Italia è l’unico Paese in Europa in cui la maggioranza dei leader di settore ritiene che la cultura del caffè tradizionale costituisca un ostacolo per la delle catene. Anche qui, tuttavia, si prevede un cambiamento graduale, come sta avvenendo con Starbucks che è entrato sul mercato a Settembre 2018 e vedrà crescere in gran numero su tutto il territorio, i suoi coffee shop. Dalla ricerca è emerso che anche i costi medi sono molto differenti nel Vecchio Continente; ad esempio un cappuccino nel Nord Europa costa €4,26 in media contro €1,89 del sud; a metà troviamo l’Europa dell’est con €2,09 e quella dell’ovest con €3,31.

Il Project Cafè Europe 2019 è un portale mondiale che si occupa di fornire report sui diversi coffee shop market in Europa. I paesi che sono stati coinvolti dalla ricerca sono Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Italia, Irlanda, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Ungheria. Sono state trecento le industrie coinvolte, più di duecento le persone intervistate; sono state condotte numerose ricerche su siti web aziendali, account pubblicitari, associazioni di settore, stampa specializzata.

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