Baritalia tour: i grandi cocktail bar della Puglia

Alla scoperta dei "re della miscelazione" della Regione che ospita la prima tappa di Baritalia 2022, in programma a Lecce il 21 marzo

Baritalia, la manifestazione itinerante di Bargiornale che scova le eccellenze del bere miscelato in tutta la Penisola, nel 2022 riparte dalla Puglia. Una regione che - da Bisceglie a Casarano - quando si parla di professionisti e cocktail bar, ha molto da raccontare, e continua a stupire per la varietà e qualità delle nuove aperture. Il 21 marzo sarà la data in cui ci immergeremo nella bellezza mozzafiato di Lecce, e conosceremo i primi barman che si sfideranno sul tema dell’edizione 2022: “A drink for the planet” per conquistare un posto per la finalissima di Monte Carlo.

In un immaginario viaggio da Nord a Sud della regione, andiamo a conoscere i protagonisti che saranno presenti come giudici d’onore a Baritalia.

I primi personaggi che incontriamo sono un’accoppiata di veterani della miscelazione nazionale, già membri del Drinkteam di Bargiornale: Gianni dall’Olio e Francesco di Gioia. Insieme hanno aperto ben tre cocktail bar a Bisceglie. Tutto inizia da A’Barraca, un chiringuito sulla spiaggia che dal 2009 è un punto di riferimento per la sua miscelazione esotica. Il genere di posto in cui, durante una giornata di mare, vorreste capitare almeno cinque volte al giorno: per un gelato, una birra, un Dark n’ Stormy, una Colada e - per finire - un Mai-Tai. Per chi alle note tropicali preferisce le corroboranti bollicine di un Gin tonic c’è il Botanicals & Co2, in cima a una scalinata affacciata sul porto. A farla da padrone una selezione di oltre 300 etichette di gin, da affiancare a una proposta food fresca e internazionale.
Il duo di barman imprenditori si trova spesso e volentieri al bancone del Contrabar, locale raffinato e dalla grande proposta di classici e rivisitazioni, aperto nel 2016 nel centro storico. Un luogo amato dai cultori di un buon Manhattan o di un Old Fashioned, dove scorrono abbondanti le dashes di Bitter Violento, il bitter aromatico che il duo ha creato in omaggio alla Puglia, con ingredienti del territorio di primissima qualità.

Mezz’ora di viaggio e si arriva a Bari, una delle città più stimolanti d’Italia per la miscelazione. La presenza di due fucine come Ad Horeca, diretta da Michele Scutari, la scuola di formazione più rilevante del Sud Italia, e di Bar Project di Claudio Lepore ha permesso di allevare generazioni di professionisti preparati e competenti, sfornando negli anni nuovi talenti. Tra le nuove leve “d’importazione” spicca Haneul Lee, per tutti “Hannetta”, che si è fatta conoscere per la sua energia e creatività alla Diageo World Class 2021, conquistando il podio. La giovane coreana, che dal mondo del caffè (nel quale è sempre immersa, come formatrice per Bar Project) è passata a quello della miscelazione, a Bari ha lasciato il cuore. Tanto che il bar che sta aprendo si chiamerà così: U’Kor. Sarà un locale incentrato sulla cucina coreana (una primizia in terra di Puglia) abbinata a vini naturali e ai suoi signature, proposti come ready to drink.

In attesa di U’Kor, l’apertura principe del 2021 è stato Cordiale, il nuovo progetto di Vincenzo Mazzilli, che in città ha altri tre locali. In pratica, un bar d’albergo...senza l’albergo, in pieno centro. Un luogo elegante dove fare una colazione internazionale al mattino e tornare la sera per un Martini alla Churchill, un Daiquiri alla Hemingway o uno dei grandi classici italiani, con un servizio da hotel cinque stelle.

Il primo locale di Mazzilli è lo Speakeasy, un piccolo ambiente - aperto insieme al socio Nicolantonio Milella - dal quale ormai da dieci anni escono i drink più rinomati della città. Lo street bar che ha dato il via alla miscelazione di qualità sta, in queste settimane, cambiando volto, mantenendo la sua anima street ma lasciando indietro il suo background proibizionista. Lo Speakeasy è stata la rampa di lancio per altre aperture come il Luau, creato insieme a Davide Mitacchione, che unisce lo stile caraibico agli ingredienti del territorio, fondendo in un’ambientazione esotica la cultura Tiki e quella mediterranea, e il Monkey Punch, che si ispira all’universo manga e in particolare al disegnatore di Lupin III, da cui prende il nome. I drink, così come il food e l’arredamento, sono frutto dell’unione tra ingredienti orientali e occidentali. Divertimento assicurato in un’atmosfera electro animata da dj set.

Le commistioni sono il filo conduttore anche di altri locali cittadini, quasi a sottolineare la natura di porto di confluenze di Bari. All’Hagakure Hoh Samba la parola fusion trova espressione nella proposta culinaria, ma anche nel design: un viaggio tra Giappone e America del Sud, con richiami stilistici a quattro continenti. Al ristorante in stile nikkei si affianca il bar tropical-chic, con una selezione di oltre 500 tra distillati e sakè. Drink allegri e colorati si accompagnano a una proposta di tapas variegata e creativa.

Atmosfere fusion anche per Mezcla, Kitchen & Mixology, ristorante di cucina internazionale nato nel 2015, che in cucina si sbizzarrisce proponendo le tradizioni più svariate, e al cocktail bar mantiene una spina dorsale di classici, affiancati da signature sempre nuovi. Una vera e propria mezcla di sapori, guidata da un solo fine: far stare bene il cliente.

Identità ben definita invece per il Rù Peruano: cucina peruviana e cocteles a base Pisco. Dal Pisco Sour alle rivisitazioni di Paloma o Daiquiri, la drink list è pensata per abbinarsi ai gusti decisi del leche de tigre o a quelli delicati di ceviche e tiraditos.

Lontano da questo multiverso fusion, La Biglietteria è un locale elegante in stile New Decò, frutto della riqualificazione dello storico foyer del teatro Kursaal Santalucia. Un locale ricco di storia, dove la cucina italiana è trattata con i guanti e la miscelazione strizza l’occhio a esperienze multisensoriali.

Quella de L’Arcimboldo è invece una dimensione più familiare: un piccolo american bar sul lungomare dove sentirsi a casa, accolti da uno staff sorridente, lo stesso dall’apertura (nel 2016). Il posto giusto per un cocktail su misura, principalmente a base di frutta fresca.

L’ultima tappa del nostro Bar(i) tour è il Summit Club, un locale ispirato ai live club delle grandi metropoli internazionali. Al centro di tutto c’è la musica, in un contesto morbido fatto di luci soffuse, dischi rari e cocktail ispirati ai mondi dell’arte e dell’intrattenimento, miscelati delle abili mani del bar manager Ivan Milone.

Nei dintorni di Bari, facciamo tappa al ParlaPiano Bistrot di Mola, ristorante e bar di Joe Marzovilla dove il food pairing è al centro dell’offerta: i signature cocktail sono pensati per essere abbinati a piatti di cucina creativa, sempre ben radicati nelle materie prime locali.

Gravina in Puglia, nell’entroterra, è la casa di un grande personaggio della miscelazione italiana: Tommy Colonna. Nel suo nuovissimo Benni from Gambrinus “si mette in campo ciò che il campo ci offre!”, trasformando in forma liquida o solida le migliori materie prime dell’Alta Murgia, con piatti e cocktail in cui fanno capolino erbe odorose e officinali, frutti e ingredienti che seguono tassativamente il ciclo delle stagioni, garantendo sempre risultati sorprendenti in termini di gusto e soddisfazione.

Prima di arrivare a Lecce, facciamo tappa nel piccolo comune di Carmiano, sede del bar a gestione familiare di Sigfrido Pallara, per tutti “Sigo”. Da ormai 25 anni lui è quel barman a cui chiedere un “fai tu”, nel suo caso ribattezzato “Sigo sa”: ingredienti ignoti, diversi da cliente a cliente, soddisfazione unanime. Un marchio di fabbrica. Tanto che, quando ha aperto il bar nel 2016, è diventato anche il nome del locale.

Parlando di celebrità, non si può non menzionare la coppia di barman imprenditori salentini Diego Melorio e Andrea Carlucci, che oggi hanno all’attivo tre locali e in bacheca premi e gratificazioni assortiti. Otto anni fa nasceva nel cuore di Lecce un locale piccolo e pieno zeppo di bottiglie da tutto il mondo: il Quanto Basta, Cocktail bar dell’anno alla prima edizione di Barawards (2015). Uno street bar alla mano e insieme raffinato con servizio rapido e cordiale e drink sofisticati ma dall’aspetto semplice. La loro filosofia del bere bene ed accessibile accomuna gli altri due locali: il Cubi di Maglie (Bar rivelazione dell’anno a Barawards 2017) e il Sale di Martina Franca, aperto a luglio 2021.

Altra illustre testimonianza del fermento cittadino è il Laurus di Marco Fabbiano, ex barman del 1930 di Milano, tornato nella sua città per dare vita al suo progetto: un bar elegante e raffinato, con una miscelazione scenografica ed elaborata, affiancata a un grande culto dei classici dimenticati. Accompagnati dalle note di un pianoforte e seduti su un divano anni ’50, è il posto giusto per gli amanti del buon bere in tranquillità e dei whisky ricercati da degustare.

Grande selezione di distillati e liquori (oltre 600 referenze) anche al Prohibition, locale dall’atmosfera proibizionista aperto nel 2014; scavato nella pietra, è nascosto da una piccola porta che passa facilmente inosservata.

A pochi minuti di distanza, un altro locale che ha fatto della segretezza il suo marchio è il Viveur Experience, che nasconde dietro la sua facciata di bar di strada una stanza segreta a cui si accede attraverso una libreria. L’offerta è basata su varietà e completezza: oltre ai numerosi distillati, sono presenti 70 etichette di vino al calice e altrettante birre artigianali.

L’atmosfera calda e informale, insieme all’attenzione ai dettagli del servizio, si ritrova anche al Saloon Keeper 1933. Il nome riprende l’anno della fine del proibizionismo, ma qui sembra di essere ancora immersi in quell’atmosfera, con una miscelazione fortemente improntata sui classici e sui forgotten cocktail. Il suo ideatore, Cristian Pellegrino, quest'estate si è concesso il bis aprendo il Queréncia Exotic Bar, un angolo di Tropici ispirato alle atmosfere esotiche degli anni ’40, regno della miscelazione Tiki.

Per l’ultima tappa cittadina andiamo al Quarantacinque, una piccola e accogliente realtà dall’estetica modernista. L’offerta drink sposa il mondo del molecolare e ricrea esperienze multisensoriali e giochi liquidi per stupire i clienti.

Galatina e Casarano sono le mete con cui chiudiamo il nostro tour. A Galatina il Casa Roger 65 di Carlo Liuzzi apre due volte al giorno: al mattino come laboratorio di produzione, in cui vengono realizzate bevande e prodotti artigianali dedicati alla mixology (sciroppi, lattofermentati ecc.); la sera si trasforma in un cocktail bar con una regola ben precisa: utilizzare solo prodotti artigianali, che lo staff ricerca tra le aziende che condividono la vocazione per la liquoristica artigianale di qualità.

L’ultima tappa riassume nel nome tutte le precedenti: il 1000 Misture di Casarano è un omaggio al celebre libro di Elvezio Grassi. Il titolare, Alessio Conte, acquista la pubblicazione quasi per caso, per poi capire che quel che aveva tra le mani non era un semplice libro, ma la base del suo futuro progetto di bar: un salottino italiano dell’atmosfera anni ’40 in cui viene riproposta la miscelazione futurista del tempo, con i dovuti accorgimenti moderni. I prodotti italiani la fanno da padrone, e la carta varia ogni sei mesi, ogni volta con un tema diverso. Il nuovo menu è dedicato ai Looney Tunes, quel mondo colorato di personaggi animati e divertenti che ci ricorda un po’ la grande varietà di bar di livello che il tacco dello stivale ha da offrire. 

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