Navigando in rete, il bar crea traffico

Social network –

Chi chatta per gioco o per affari, prima o poi organizza un meeting. Anche al bar. Le regole per intercettare questi nuovi clienti

Ci si incontra su facebook.com, si diventa amici di myspace.com e si fanno affari su linkedin.com. I ritrovi virtuali si moltiplicano e in verità starci dietro non è facilissimo. Fino a pochi mesi fa secondlife.com sembrava essere il mondo del futuro: oggi in molti hanno scoperto che avere una seconda identità, anche se “bellissima”, è faticoso.  Comunque anche i netgroup, di tanto in tanto, sentono l'esigenza di guardarsi negli occhi e offrirsi un caffè e un panino anziché un link. Così sempre più spesso i principali social forum passano dal mondo virtuale a quello reale organizzando appuntamenti in bar, ristoranti e discoteche. Come intercettare questa clientela a caccia di relazioni sociali? Due sono le strade principali, che si possono anche mixare: diventare  uno di loro e farseli amici. La prima è più praticabile da chi naviga abitualmente e consiste nel buttarsi in rete, iscriversi ad un paio di social network, chattare, linkarsi e proporre eventi all'interno  del proprio locale.

L'opportunità myspace.com
Se si vuole condire tutto con un po' di buona musica, si possono utilizzare vantaggiosamente spazi come myspace.com uno dei social network preferiti dai gruppi musicali, che ha inoltre l'indubbio vantaggio di non richiedere la registrazione per la visualizzazione: quindi tutti i clienti potranno, anche solo per curiosità, visionare la pagina, conoscere gli appuntamenti in programma e perfino ascoltare un assaggio dei brani musicali dei gruppi che si esibiranno. Tempo necessario per star dietro a questo progetto: un'ora al giorno, escluso quello necessario per la preparazione della propria homepage. Per chi invece punta sulla clientela business la cosa si fa più complessa, perché utilizzare le piattaforme dei business social network è più complicato. xing.com, linkedin.com, clubin.com sono infatti spazi pensati per favorire contatti di lavoro. Quindi niente foto del figlioletto appena nato o dell'ultima vacanza alle Maldive: meglio proporsi come organizzatori di soft meeting, mettendo in evidenza quello che si ha da offrire in termini di spazio, attrezzatura, proposta gastronomica e intrattenimento. «In questo momento siamo alla ricerca di location prestigiose in tutta Italia per i nostri meeting - dice Luigi Fusco presidente di connecting-managers.com -. Aderire è facile e gratuito, mentre sono previsti dei costi per diventare utenti attivi». Molti di questi network sono nati sulla convinzione che i migliori rapporti d'affari si stabiliscono in circostanze informali: quindi non resta che offrirle. Da mettere in conto un paio di ore al giorno necessarie per organizzare la proposta, tenere aggiornati i contatti e seguire da vicino quel che accade nei network.

Dal web al meeting
Una costola molto interessante di questo mondo sono i network a carattere territoriale (es. clubin.com), quelli cioè legati alla valorizzazione di una città o di una regione. In questo caso farsi promotore di istanze utili alla collettività diventa una strategia molto semplice da pianificare e con ritorni immediati in termine di visibilità anche fuori dalla rete. Se invece non si ha dimestichezza con internet? Allora conviene sfruttare uno dei principi che sono alla base dei social network, ovvero la legge dei 6 gradi di separazione. Secondo quest'ipotesi, qualunque persona può essere collegata a un'altra attraverso una catena di conoscenze che non supera i 5 intermediari. Se, quindi, bastano 6 passaggi intermedi per arrivare a chiunque, sarà sufficiente spargere tra i clienti la voce della disponibilità ad accogliere un meeting e in poco tempo si dovrebbero ricevere delle proposte. Nel frattempo meglio prepararsi installando un sistema wi-fi e qualche presa vicino ai tavolini per i pc. Per dare un aiuto a quanti hanno difficoltà con l'inglese, sarebbe utile trovare un madrelingua esperto di reti.
Per tutti uno strumento facile da usare è twitter.com, una messaggeria on line, che viaggia anche sul telefonino. L'utente lancia messaggi tematici a un gruppo di “appassionati” e con solo mezz'ora al giorno di “lavoro” può raggiungere centinaia di contatti. Per usarlo al meglio, individuare un solo tema preciso, comunicando agli utenti anche eventi e iniziative del locale.  

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