Nick Maltese: «Il design del cocktail bar? Dispettoso e identitario»

Una delle firme più apprezzate dell’architettura d’interni del mondo dell’hospitality racconta come nasce il progetto di un cocktail bar e le tendenze nel mondo del design

Fondatore con Fede Pagetti di Nick Maltese Studio, Nick Maltese è una delle firme più apprezzate all’architettura d’interni del mondo dell’hospitality. Ha progettato, tra tanti altri, il Dirty di Milano (Bar Rivelazione dell'anno ai BarAwards 2023). Negli studi di Bargiornale Tv, a Mixology Experience, racconta come nasce il progetto di un cocktail bar e le tendenze nel mondo del design.

Intervistato da Ernesto Brambilla, Maltese spiega come la progettazione di un cocktail bar è la costruzione di un racconto, quello della storia che c’è dietro il locale stesso e che si vuole trasmettere all’ospite. A costruire questo racconto è il disegno degli spazi, la scelta degli arredi, materiali, colori che insieme alla proposta di mixology e food vanno a comporre un tutto armonico e coerente, capace di esprimere l’identità del locale e regalare al cliente un’esperienza totale. Un perfetto esempio è proprio il Dirty, che con i suoi ambienti ispirati alla corrente brutalista e alle architetture undergroung, il tutto mescolato con lo stile di Jean-Michel Basquiat, artista tra i massimi esponenti del grafitismo degli anni Ottanta, esprime il carattere dispettoso e irriverente di questo locale notturno.

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