A Marina Nissim di Bolton Group il premio Imprenditore dell’anno di Ey

Imprenditore dell'anno 2023 vincitori
Alla chairwoman di Bolton Group, proprietario di Rio Mare, va il prestigioso riconoscimento assegnato agli imprenditori che hanno contribuito alla crescita economica, ambientale e sociale del Paese. Ma sono diversi i premi speciali assegnati in questa 26a edizione agli imprenditori del food

È andato a Marina Nissim, chairwoman di Bolton Group, il Premio Ey L’Imprenditore dell’anno 2023, il prestigioso riconoscimento riservato agli imprenditori che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo economico, ambientale e sociale del Paese.

Ad assegnare il premio promosso da Ey, tra le maggiori società al mondo di consulenza e revisione contabile, una giuria indipendente, composta da noti esponenti del mondo accademico, dell'economia e dell'imprenditoria. Giuria che ha scelto Nissim «per la capacità di condurre un Gruppo internazionale, i cui prodotti sono consumati ogni giorno da milioni di persone, con prioritaria propensione alla sostenibilità, all’ambiente e alla valorizzazione delle persone, portando l’azienda verso una crescita globale ed etica», si legge nella motivazione.

E fondamentale è stato il contributo dato da Marina Nissim nell'indirizzare e guidare in questo percorso Bolton Group, multinazionale a carattere familiare, fondata dal padre Joseph Nissim, cui ha dedicato il premio, a Milano nel 1949, e che detiene oltre 60 marchi, tra i quali Rio Mare, in diverse categorie di mercato, che oltre il food includono l’home care, adhesives, personal care e beauty care. Fin dai primi anni Duemila, la chairwoman, che è anche parte della CEO Roundtable on Ocean ed è una dei 77 leader d’impresa che hanno firmato la CEOs Call to Action per un nuovo modello di sviluppo sostenibile, ha infatti orientato le attività del gruppo verso la sostenibilità, estendendola progressivamente dalla filiera del tonno a tutti i prodotti realizzati e commercializzati.

I vincitori dei premi speciali

Durante la serata di premiazione, svoltasi alla Palazzo della Borsa di Milano, oltre alla proclamazione dell'Imprenditore dell'anno, sono stati assegnati anche i premi speciali, diversi dei quali andati a imprenditori di realtà del food attive anche nel fuori casa.

Tra questi il Premio Speciale Giuria assegnato a Enrico Cerea, executive chef del gruppo Da Vittorio, «per aver saputo con sapiente intuizione fare dell’attività di famiglia un modello di business innovativo, valorizzando il proprio patrimonio culturale con metodologie all’avanguardia e portando così l’azienda a risultati eccellenti».

A Romana Tamburini, presidente di Surgital,specializzata nella produzione di pasta fresca surgelata, on un'offerta per il food service che include anche piatti pronti e sughi surgelati, è andato il Premio Tradizione Italiana, per «la passione e il coraggio che le hanno permesso di dare vita a una grande azienda alimentare, facendo del connubio tra tradizione italiana e innovazione il segreto del successo del proprio business».

Mentre il Premio Crescita Globale è stato assegnato a Dario Roncadin, amministratore delegato dell’azienda di famiglia, la Roncadin, attiva nella produzione di pizza una pizza surgelata di alta qualità, «per la sua visione strategica e innovativa che gli ha permesso di guidare la crescita globale dell’azienda, portando un simbolo dell’eccellenza italiana all’estero, pur mantenendo il forte legame con il territorio e il sostegno dell’economia locale».

Infine, il Premio Startup, andato a Francesco Giberti e Luca Masseretti, rispettivamente ceo e fondatore e cfo fondatore di Babaco Market, realtà che offre un servizio di delivery di frutta e verdura nato per ridurre gli sprechi generati nei campi, «per aver saputo trasformare un problema in un’opportunità, ed aver così creato con coraggio un business impegnato concretamente nella protezione della biodiversità e nella valorizzazione della ricchezza del nostro territorio».

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