L’Envy di Amsterdam mette tutto in evidenza, dalle materie prime allo spazio cottura. E il menu ha un prezzo accessibile
L'idea è quella di un delicatessen bar, ispirato per la varietà e originalità delle proposte a uno dei tanti piccoli ristoranti italiani che Bert Van Der Leden, il proprietario dell'Envy di Amsterdam, ha avuto modo di visitare nei suoi frequenti viaggi nel nostro paese. L'impronta infatti è quella di un emporio del gusto con in bella mostra bresaole della Valtellina, culatelli di Zibello, mortadelle, salami e, poi, formaggi francesi e prosciutti spagnoli. Tutto questo in un locale lungo e stretto con una parete fitta di frigoriferi (ben 26) che fanno intravedere i tesori alimentari del ristorante. Un'esposizione ad altezza occhi posizionata davanti a un lungo banco in legno allestito per spuntini e cene veloci. I vantaggi sono evidenti: il cliente può quasi toccare con mano le materie prime che poi ritrova nel menu e il suo appetito durante la consumazione è continuamente stimolato dalla visione di tante golosità.
Uno staff che fa consulenza ai clienti
Il menu, che cambia ogni settimana, è composto da un tagliere di affettati con tanti assaggini, l'Envy Deli Meats (prezzo medio 5 €); da uno di formaggi, l'Envy Cheeses, e da due proposte degustazione strutturate su cinque portate (52,50 €) o quattro portate (45 €). Esistono inoltre piatti “unici” (prezzo medio 10 €) come la tartare di filetto di vitello, carciofi, parmigiano reggiano, rucola e sottaceti o il tonno, marinato e condito con erbe fresche con contorno di avocado. Infine, una sezione della carta è dedicata ai dolci: l'Envy Dessert (7 €), con cinque proposte che ruotano giornalmente. Per accompagnare le portate, il ristorante ha creato un'ampia lista di vini internazionali con una discreta proposta di etichette al calice. Ovviamente, visto la particolarità delle specialità in menu, lo staff è adeguatamente addestrato sull'origine e la storia dei prodotti in degustazione. Devono essere infatti in grado di rispondere alle domande di clienti curiosi e desiderosi di sperimentare specialità che non fanno parte del loro bagaglio enogastronomico. Motivo per cui lo staff viene aggiornato sulle novità del menu e partecipa a riunioni periodiche con la brigata e il management per mettere a punto nuove idee a livello di servizio.
Look da locanda e prezzi competitivi
Frequentatissimo, aperto per pranzo e cena, il successo dell'Envy è dovuto al suo stile informale e al concetto di trasparenza: non solo le materie prime sono visibili, ma anche la preparazione dei piatti avviene sotto gli occhi della clientela. Entrando nel locale la prima cosa che si nota è infatti la cucina a vista, pensata anche come vetrina dell'Envy, essendo affacciata sulla Prinsengracht, una delle arterie più importanti di Amsterdam. Gli arredi, che sono stati curati dallo studio Concrete Design, sono una combinazione di complementi in legno dalle tonalità dark, che donano all'ambiente un'atmosfera di rifugio o di vecchia locanda. Inoltre, la presenza all'interno della lunga fila di frigoriferi posizionati sulla parete destra del locale suggerisce l'idea di un posto autentico dove si punta tutto sulla “sostanza”. La zona consumazione con tavoli in legno scuro può ospitare fino a 54 coperti: qui, visto il numero limitato di posti, è d'obbligo la prenotazione. Non è invece necessario prenotare se si vuole mangiare o prendere un drink seduti al lungo bancone centrale di fronte ai frigoriferi. La clientela è in ogni caso varia, giovani, anziani, gourmet, tutti comunque attirati dall'originalità del menu e, soprattutto, da listini abbordabili. Un atout indispensabile in un città come Amsterdam.