La Russia non è un Paese dalle mezze misure. Mosca ne è un esempio su tutti: un immenso cantiere in cui il nuovo incontra il vecchio e si fonde col nuovissimo.
La rivoluzione degli ultimi anni nel modo di bere miscelato ha toccato anche questo Paese. Una nuova generazione di barman ha potuto crescere grazie a una imprenditoria dal portafoglio capiente e dalla mira infallibile. Molti bar di Mosca, sorti per lo più negli ultimi cinque anni, sono frutto di grandi investimenti ben oculati. Capire come e dove investire è tutto, il “quanto” non è certamente un problema. Quella che segue è una lista di quei bar che rappresentano appieno la prima “età dell’oro” del bartending moscovita.
Tutti pazzi per lo spritz
Una piccola isola sul fiume Mosca è oggi uno dei luoghi cult della nightlife. Qui ha sede l’università privata di “media, architettura & design” di nome Strelka. L’omonimo bar, tra una terrazza e un’area interna, nel weekend serve fino a 3.000 persone. Una drink list elaborata, che propone o rivisita grandi classici e offre dei signature cocktail spesso a base di frutta fresca e succhi, per un pubblico giovane e non sempre maturo nei gusti. Tempi di realizzazione contenuti, ma grande cura e qualità.
Qui approfondisco la conoscenza di Nikita, che mi spiega che il drink più richiesto dai giovani moscoviti è lo Spritz, di cui propone un’ottima versione home-made a base di vermouth di vario tipo, cherry brandy e bitter. Nikita lascia intuire una sorta di fratellanza tra i bartender della nuova generazione, consapevoli di fare la differenza in un settore in continua crescita. Si conoscono, si aiutano e si incontrano in orari improbabili della notte, spesso con molti shot sulle spalle.
Dal mood britannico allo speakeasy
Una corte interna sulla via Sadovaya ospita il n°32 dei world best bars: Delicatessen. Legno è il colore e di legno è l’odore in questo bar dallo stile inglese da pub storico.
I barman sono il menu migliore che ci sia e questo è il luogo perfetto in cui un amante dei drink d’altri tempi può trovarsi. Mai sentito parlare di un “Green Point”? Io no. È un Manhattan con Chartreuse Verde come bitter. Le specialità sono i barrel-aged cocktail, dall’Old Fashioned a El Presidente.
Il motto qui è “mixed or straight”, anche in onore della sapiente selezione di distillati da degustare lisci.
Suggestivo per location è poi Chainaya Tea&Cocktails. Solo per amici, si arriva a conoscere il vero indirizzo chiamando un numero di cellulare. Una porta nascosta nel quartiere asiatico apre su un locale sotterraneo dal bancone in bambù con una singola postazione. La carta è essenziale: 8 cocktail della settimana e 8 classici del locale, in una atmosfera unica da sala da oppio orientale. Tutto qui è in linea con l’ambiente, persino i recipienti per la frutta sono in porcellana cinese.
L’imprevedibilità architettonica di Mosca può portare a girare l’angolo dietro a un immenso palazzo in stile sovietico e trovarsi in un quieto quartiere in stile inglese. Qui si incappa in Saxon+Parole, locale figlio dell’omonimo newyorkese. Trovare un barman ben preparato alle due del pomeriggio non è da tutti. Qui c’è un menu di signature, al passo con i tempi, ottima acqua tonica e ginger beer fatte in casa. Bere a pranzo uno shrub-cocktail al rabarbaro è una bella soddisfazione. Lo shrub è uno sciroppo a base di frutta o verdura, tagliato con un terzo di aceto (spesso di mele), il gusto che ne deriva è stupefacente.
Stile clubbing e barman showman
Nel weekend una sfilata di macchine di lusso e taxi invade le vie del centro fino al mattino. Sulla via Petrovka si trova il locale più di tendenza di Mosca: Mendeleev. Cosa ci fa una fila di Lamborghini e Mercedes fuori da un noodle restaurant da quattro soldi? La risposta è dietro a una tenda nera alla destra del cuoco. Passando uno stretto face control si scende in un locale sotterraneo enorme: due lunghi banconi si affacciano su una lussuosa zona tavoli, con divani in pelle e comodi cuscini, dove tutte le sedute sono disposte in modo da non dare le spalle al banco. Perché sono i barman il vero spettacolo del locale: eleganti, scenici e veloci nei movimenti. A Mendeleev l’alta qualità della miscelazione incontra il clubbing in un binomio perfetto. Diamanti di ghiaccio cristallino, presentazioni raffinate, ghiaccio secco e soprattutto tanta professionalità. Molti i drink della casa e alcuni forgotten, spesso a base di assenzio o Scotch. Impressionante la velocità di servizio e la maestria del personale, anche di sala, formato e attento a ogni esigenza.
Questo esempio di professionalità non è purtroppo sempre la prassi. In molti locali, anche alcuni di quelli menzionati, mancano ancora quelle piccole, grandi attenzioni che fanno la differenza. Troppo spesso si vede il personale con il cellulare in mano durante il servizio o distratto nei confronti del cliente. Forse manca ancora un po’ di esperienza nel settore dell’accoglienza di alto livello. Quel piccolo gradino in più che occorre fare che però, almeno per un altro paio di anni, possiamo perdonargli. Nasdarovia!