Lo sgabello deve essere comodo

Bar –

Il design ha la sua importanza, ma i clienti li vogliono soprattutto funzionali

Se dobbiamo citare un elemento d'arredo che caratterizza profondamente l'identità di un bar, oltre al bancone, ovviamente, è lo sgabello. Nei bar che si vedono nei film americani gli sgabelli non mancano mai, mentre in Italia si trovano in una modesta percentuale degli esercizi. Se il bar non è impostato sul rito del bevi-e-fuggi, lo sgabello va tenuto in grande considerazione, poiché è dalla sua comodità che il cliente formula un giudizio sul locale: chi va a bere da solo non può certo mettere in primo piano il piacere della compagnia… Anche nel rapporto fra gestore e consumatore, la presenza dello sgabello al banco crea un rapporto esclusivo tra le due parti; senza contare che la vicinanza aumenta l'efficienza del servizio e, contemporaneamente, incentiva i consumi. I banconi della vecchia generazione erano dotati, nella parte bassa, di una barra in ottone per l'appoggio dei piedi. Attualmente non si trova quasi più, poiché si privilegia l'immagine frontale del punto di distribuzione e di preparazione: effetti di luce, rivestimenti in materiali sofisticati e disegni curvilinei sono l'oggetto dello spettacolo. Per questo la tendenza più recente nel design degli sgabelli alti riguarda l'applicazione sempre crescente del poggiapiedi alla base della stessa seduta.

Ma il cliente non è un equilibrista
La seconda tendenza, invece, contrasta con l'idea della comodità: i modelli con schienale sono, infatti, rari. Sedere sullo sgabello tiene il cliente in una situazione di perenne equilibrio fisico. Si consiglia ai titolari di bar, pub e lounge-area di scegliere modelli che sostengano almeno un po' la schiena. Però, il mercato ha decretato il successo di alcuni modelli che non posseggono quest'ultima caratteristica, forse perché la postura della persona non è paragonabile a quella che si ha sulla sedia normale o sulla poltroncina: la seduta sullo sgabello è una via di mezzo tra lo stare in piedi e lo stare seduti. Al proposito ricordiamo Lem Stool, della raffinata collezione di La Palma. Le geometrie della struttura sono limpide, lineari, contemporanee, ma il piano in legno rende compatibile quel modello con contesti anche piuttosto tradizionali. Per chi desidera attrezzare un locale alla moda con elementi in plastica, ricordiamo le creazioni di Magis “Al Bombo” e “Lyra” e di Driade (“Cam el eon”, “One Café” e Paris Bar”), mentre a chi ama la sperimentazione proponiamo “Sgased”, progettata da Disguincio: ribaltandosi su un perno, da sedia diventa sgabello.

*docente del poli.design di milano

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