L’arredo modulare per un bar tutto nuovo

Tendenze –

Materiali tecnologici come il corian, sistemi standard ma personalizzabili, progettazione integrata: così cambia l’industria del bancone

Dovete arredare un nuovo bar? Oppure avete deciso di rifare completamente il vostro vecchio locale? Fino a pochi anni fa, avreste dovuto cominciare il giro dei quattro cantoni: l'artigiano per il banco, la ditta di tavoli e sedie per gli arredi, magari l'architetto per mettere insieme tutto. Oggi non è più così. Le più importanti aziende che producono banchi bar in Italia, negli ultimi anni hanno sviluppato un tipo d'organizzazione e servizio molto più ampio e completo rispetto a un tempo.

Hanno cambiato persino il modo di presentarsi al cliente: non producono più banconi, ma linee d'arredo; non si limitano più a proporre vetrine frigorifere o retrobanchi in acciaio inox, ma anche tavoli, sgabelli, sedie, ambientazioni. Una rivoluzione che è iniziata negli anni Novanta, quando l'industria del settore ha assunto strategie innovative, applicando all'arredo per i locali pubblici gli stessi concetti dell'industria mobiliera.

Modularità: dentro uguali, fuori diversi
Oggi le più riuscite linee d'arredo per i bar si basano su una progettazione modulare. Lo “scheletro” di banchi e retrobanchi è standard, con elementi, dai frigoriferi alle vetrine, realizzati in misure fisse. Quello che cambia sono i rivestimenti, le finiture, i materiali usati per le superfici e per i particolari. Un esempio attuale dell'applicazione di questo concetto è il sistema TH2O progettato dal designer giapponese Makio Hasuike per DSL, società del gruppo Industrie Ifi. TH2O, presentato nel 2006, è un sistema modulare che utilizza solo acciaio inox e vetro, utilizzabile “nudo”, con il suo semplice scheletro, oppure con vari tipi di rivestimento. È concepito per trovare soluzioni anche diversissime tra loro pur servendosi degli stessi elementi base.

Quale il vantaggio? Innanzi tutto la possibilità di tenere i costi a un livello più accessibile. La realizzazione di un arredo bar completamente su misura è più costosa di un prodotto industriale. In secondo luogo, la standardizzazione consente ai grandi gruppi di sviluppare al proprio interno tutti gli elementi, anche quelli tecnologici, dalle vetrine frigorifere ai contenitori congelatori.

La scelta dei materiali
ACCIAIO Tra i materiali più utilizzati per i banchi e gli arredi c'è l'acciaio inox, una lega di ferro e altri elementi come cromo, nichel, titanio e carbonio. In base alla quantità dei vari componenti, l'acciaio assume caratteristiche diverse e viene quindi indicato con sigle diverse. L'acciaio inox 304 è il più pregiato: indeformabile ma facile da lavorare, non si ossida neanche in caso di graffi o scalfitture e garantisce la massima igiene. È molto costoso e il suo prezzo negli ultimi mesi è continuato a salire. Oggi se ne stanno affermando anche altri tipi, che possono essere utilizzati con risultati altrettanto validi anche per i banchi bar, dove sono indispensabili la facilità di pulizia e la durata nel tempo. L'importante è conoscere le certificazioni del materiale: i costruttori più seri sono in grado di fornirla e di spiegare al cliente da chi acquistano il materiale.

CORIAN Accanto all'acciaio inox si fanno strada altri materiali. Cala il gradimento per il legno, utilizzato perlopiù per finiture e motivi decorativi, soprattutto con le essenze più in voga come il wengè. Cresce invece l'impiego di materiali compositi, resistenti, facilmente lavorabili e dall'aspetto hi-tech. È soprattutto il caso del Corian, un brevetto di DuPont: è una miscela industriale di resine e materiali naturali, assolutamente igienica, con una superficie liscia e una consistenza solida. Facile da pulire anche il vetro: oggi se ne utilizzano tipi speciali, soprattutto per le vetrine: a bassa dispersione o con coating anti UV per preservare più a lungo la qualità dei prodotti esposti.

I progetti? Chiavi in mano
La maggior parte delle industrie italiane che produce arredi bar, sta perseguendo una strategia di vendita simile a quella dei grandi gruppi mobilieri, con una rete di rappresentanti o rivenditori diffusa sul territorio, in grado di offrire servizi e personalizzazioni un tempo impensabili. Una volta era l'artigiano in persona che eseguiva un sopralluogo, valutava le misure, concordava la tipologia di bancone e poi si metteva al lavoro. Il sistema vale ancora oggi con realizzazioni molto particolari, dove sono però gli architetti a svolgere questo lavoro e a decidere ciò che dovrà essere sviluppato dagli artigiani.

Chi non può permettersi l'architetto, trova soluzioni percorribili a cifre ragionevoli, comprese nel costo d'acquisto dell'arredo. I produttori dispongono di software di progettazione in 3D con i quali, semplicemente riportando le misure del locale e la collocazione degli impianti, è possibile disegnare un locale finito di tutto punto e farsi un'idea dell'effetto attraverso rendering tridimensionali e a colori di straordinario realismo. Il sistema è possibile anche perché i produttori, ormai, propongono linee d'arredo complete e non solo il banco bar. Molti gruppi possiedono marchi che producono contract, sedie, tavoli, sgabelli e ogni tipo di complemento.

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