La cucina thai che fa scoppiare di salute

Gastronomia –

L’onda del salutismo si afferma anche tra i ristoranti etnici. Succede al Blue Elephant di Londra dove erbe, spezie e ortaggi esotici danno un’impronta wellness alla cucina thailandese

Approdata a Londra ormai da decenni, la cucina thailandese è una delle più amate della metropoli britannica, con un grande numero di locali che raggiungono anche altissimi livelli di ristorazione.

Il cuore della nuova gastronomia thai: il Blue Elephant
Il Blue Elephant (blueelephant.com), aperto negli anni '80, è uno di questi: oltre a far parte di una catena internazionale con una dozzina di ristoranti in tutto il mondo (da Mosca a Dubai), si distingue per interni molto particolari, essendo allestito come una vera e propria giungla con piante tropicali a decorare ogni angolo delle sale e rampicanti che coprono le pareti o pendono dal soffitto. Non mancano macchie multicolori con ceste di fiori e orchidee fatte arrivare apposta in aereo da Bangkok ogni settimana. C'è anche una sorta di laghetto pieno di carpe, con tanto di ponticello in legno, per ricreare l'atmosfera del folcloristico mercato galleggiante di Bangkok, con al centro una giunca carica di frutta e verdura esotica.

Una cucina creativa e salutista.
Sebbene quella thailandese sia nota per essere particolarmente rigorosa nel mantenersi fedele alla tradizione (tollerando poco a differenza di altre cucine asiatiche gli accenti di occidentalizzazione) al Blue Elephant hanno deciso di osare e sposare con decisione la moda del salutismo. «La nostra clientela - spiega Tham Prawattree, general manager del ristorante - è molto attenta al contenuto nutrizionale dei cibi, ci ha chiesto di mettere a punto un menu trasparente e dieticamente corretto, in cui siano ben evidenziate le calorie e i grassi presenti in ogni piatto, per poter scegliere un piatto anche in base al suo apporto calorico». «Il cibo tailandese - aggiunge - è per sua natura salutista essendo a base di riso, pesce e carni bianche cucinati con pochissimi grassi e poco sale. Con l'aiuto di esperti nutrizionisti di due università tailandesi abbiamo dunque messo a punto un menu innovativo che, sempre nel rispetto dei metodi tradizionali, mette in primo piano come condimenti alcune erbe e ortaggi aromatici e spezie tipiche del nostro Paese. Erbe e spezie che non solo aiutano a insaporire i cibi senza aggiungere calorie o grassi, ma che vantano anche virtù terapeutiche». Nel nuovo menu trovano posto anche carni esotiche come quella di coccodrillo - una via di mezzo a livello di gusto fra pesce e pollo - e un'intera sezione di piatti dedicati alla clientela vegetariana.

Specialità poco conosciute dagli effetti curativi
«La novità non sta solo nella preparazione “salutistica” dei piatti - continua Tham - ma nella loro descrizione precisa in carta dove sono indicati calorie, grassi, carboidrati e proteine presenti in ogni singola portata. È, in fondo, una scelta di trasparenza e un messaggio di buona salute di cui siamo particolarmente fieri». Tra gli ingredienti meno conosciuti contemplati dal menu ci sono, dunque, il galangal, una spezia che fa parte della famiglia dei ginger, dalle proprietà medicinali, e l'okra, un ortaggio dai notevoli benefici nutrizionali (contiene, infatti, vitamina A e C) che viene abbinato alle carni, intero o affettato, dopo una breve cottura. Non mancano le aromatiche foglie di lime di kaffir e la curcuma, spezia che ricorda come sapore lo zenzero ma più amara, e che si sposa mirabilmente a molti piatti a base di riso: un uso regolare di questa spezia depura il sangue e tonifica il fegato. Le specialità in carta hanno tutte degli effetti “curativi”: dal Som Tum (insalata speziata di carote e papaya), piatto a bassissimo contenuto di grassi saturi e, pare, particolarmente indicato nei casi di ipertensione, al Nam Phrik Long Rua (maiale dolce con salsa a base di gamberetti e peperoncino, una pietanza ricca di sostanze antiossidanti e ideale per prevenire malattie cardiovascolari.

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