Segnali di ripresa per il mondo del fuori casa nel 2015: secondo le analisi di Gira Foodservice, nell’anno appena concluso il numero complessivo delle prestazioni della ristorazione commerciale, categoria che comprende bar e ristoranti, è cresciuto dell’1,2%. E se è vero che buona parte del merito va alla ristorazione (+1,4%), anche il comparto bar se l’è cavata, con un saldo a fine anno pari a un +0,4%. Certo, l’Expo ha influito, ma non è stato l’unico elemento di dinamismo del mercato.
Nell’ambito dei bar, per esempio, un segnale interessante è la ripresa della colazione, tornata al centro delle scelte di consumo fuori casa degli italiani. Non per tutti, però, le cose sono andate bene: oltre alla tenuta di bar diurni e dei locali collocati all’interno dei centri commerciali (con una crescita sostenuta, invece, per quelli collocati all’interno di parchi divertimento e musei), si registra infatti il calo del mondo dei self service (-0,8% nel 2015), soppiantati dai fast food, che ne rappresentano in qualche modo la loro versione modernizzata.
Crescono i fast food
«La formula del self service - afferma Mariarosa De Amici, analista Gira Foodservice - ha perso quasi completamente il suo appeal e la crisi ne ha accelerato il declino. Si salvano solo quelli ubicati nelle zone industriali, dove la concorrenza è minore se non addirittura inesistente». Per contro, nelle città continua a crescere la formula fast food, trascinata dal grande successo dell’hamburger. E se è vero che si sono moltiplicati i locali e i format incentrati su questo prodotto, è altrettanto vero che i due maggiori protagonisti, Mc Donald’s e, in misura minore, Burger King, dominano il mercato e continuano nella loro strategia di espansione e di apertura di nuovi punti vendita.
Si torna a viaggiare
La ripresa dell’economia ha dato un buon impulso ai locali ubicati in autostrade, stazioni e aeroporti. «A guidare la crescita sono stati gli aeroporti - spiega De Amici - con un +9,6% legato da un lato all’incremento dei passeggeri, dall’altro agli investimenti in innovazione dei principali attori. Lo stesso dinamismo non si riscontra invece nelle stazioni ferroviarie, che probabilmente hanno un pubblico più attento alla spesa; la loro crescita, comunque, si attesta sull’1,8%. E le autostrade? Anche qui, segnali positivi: +1,4%.