Un prodotto di alta qualità e orientato ai gusti del consumatore, con prezzi competitivi e una gestione efficiente del network di punti vendita. È su queste basi che poggia il modello di business di La Piadineria, la catena di piadinerie diffusa in tutta Italia. Un modello vincente che ha attirato l’interesse di importanti fondi di private equity, pronti a mettere le mani su uno dei principali gruppi italiani della ristorazione fast casual. A vincere la partita è stata però Permira, società di investimento attiva a livello globale, che ha appena concluso un accordo con IDeA Taste of Italy, fondo italiano specializzato nel settore agroalimentare che controlla La Piadineria dal 2015, e gestito da DeA Capital Alternative Funds (Gruppo De Agostini), per acquisire il gruppo nato nel 1994.
A fare gola alla società di investimento la capacità di La Piadineria di imporsi come una delle poche catene italiane nel settore fast casual capace di sviluppare la sua attività su scala nazionale, iniziando ad affermare il suo modello anche all’estero. Negli ultimi quattro anni, il gruppo, sotto la guida dell’amministratore delegato Donato Romano ha infatti raddoppiato la rete di punti vendita, che conta attualmente 165 ristoranti, localizzati in centri commerciali e aree urbane prevalentemente nel Nord e Centro Italia, e aperto nel corso del 2017 i suoi primi punti vendita in Francia, per la precisione a Nizza e a Marsiglia.
Nello stesso periodo è stato triplicato il fatturato, con previsioni per l’anno concluso che lo vedono attestarsi intorno ai 60 milioni di euro, con Ebitda (l'utile prima degli interessi, delle tasse e degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali) a circa 20 milioni.
Un successo che si fonda sulla formula che ha caratterizzato sin dalla nascita il marchio La Piadineria e che si basa su un’offerta di oltre 30 tipologie di piadine, preparate con un impasto interamente prodotto nello stabilimento di Montirone (Brescia). Impasto realizzato in tre versioni: classico, con farina, acqua, latte, sale, un pizzico di bicarbonato e strutto; integrale, che rispetto al precedente si caratterizza per l’uso di farina integrale e olio d’oliva e l’assenza di strutto; kamut bio, prodotto interamente biologico a base di farina di kamut.
Le piadine, nella forma tradizionale o a rotolo, vengono cotte e farcite al momento, con materie prime sempre fresche e di alta qualità acquistate da fornitori italiani, lasciando massima libertà di scelta al cliente, che può decidere gli ingredienti o optare per una delle tante proposte. Proposte che includono ricette salate e dolci: tra le prime, ad esempio, si può spaziare da Le Classiche, come La Leggenda, con crudo, squacquerone e rucola, a Le Delicate, come Il Mare, con salmone, provola affumicata, maionese e lattuga, da Le Gustose, come La Saporita, con salsiccia, mozzarella, brie e porcini, a Le Speciali, come L’Aia, con pancetta, squacquerone, Grana, funghi, pomodoro, senza dimenticare Le Vegetariane, come La Campagna, con mozzarella, brie, lattuga, carciofi e noci. Altrettanto ricca la scelta per i patiti del dolce, che può andare da farciture con crema di nocciole alle varie confetture.