Qualità, ingredienti sempre diversi, attenzione all’aspetto estetico: ecco come aumentare il giro di clienti nell’ora cruciale dell’happy hour
Meno male che l'aperitivo c'è! Parafrasando una canzoncina ultimamente di gran moda, non si può che benedire l'ormai consolidata abitudine degli italiani a ritrovarsi in un locale pubblico per l'appuntamento preserale. Perché fa bene a tutti i locali d'Italia, per i quali sempre di più l'aperitivo si configura come momento clou della giornata. Un'occasione, quindi, da sfruttare bene, sul duplice fronte del giro d'affari e dell'immagine complessiva del locale.
Nuovi cocktail per attirare clienti
Quali sono le tendenze più interessanti in questo momento di consumo, secondo importanti aziende che operano nel settore? Per Franco Gasparri, brand ambassador Diageo, «barman e titolari hanno capito che per offrire ai loro clienti un'esperienza unica e distintiva è necessario partire da ingredienti d'eccellenza.
Una nota negativa? Nei bar italiani si sperimenta poco, spesso anche i barman preferiscono proporre cocktail già affermati piuttosto che nuove ricette».
Oltre alla qualità, per Elisa Gregori, brand manager aperitivi di San Pellegrino, c'è un altro trend che si sta affermando con forza. «Anche in vista dell'estate, la moda va sempre più verso bevande analcoliche o poco alcoliche. La nostra azienda, in quest'ottica, sta preparando un rilancio del marchio Sanbittèr, puntando sui valori tipici della marca». Aggiunge Giorgio Bertolo, brand manager Martini: «La nostra azienda punta su cocktail freschi e leggeri, che prevedono, oltre a Martini, succhi di frutta o soda, frutta fresca, ghiaccio. Insomma, preparazioni che permettono al barman di esprimere creatività per proporre a ogni cliente un “proprio” Martini». Fra le tendenze di maggior successo della stagione non si può non citare lo spritz, mix a base di vino che ha conquistato nuovi consumatori anche al di fuori dell'area geografica d'origine, il Nordest.
Consigli per i gestori
Che cosa può fare un locale per valorizzare sempre di più questo momento di consumo tanto strategico? Una buona regola è quella di “personalizzare” il più possibile la proposta, in termini di offerta e servizio. Creare un modello di aperitivo unico, tale da fidelizzare i propri clienti e, quindi, spingerli a tornare è il suggerimento di Franco Gasparri. Come? «Con prodotti di qualità, carta dei cocktail personalizzata, stuzzichini intriganti, atmosfera socievole e, naturalmente, prezzi adeguati». Secondo Piero Valdiserra, direttore marketing di Rinaldi, «c'è anche da registrare un interesse per le ricette storiche “rivisitate” e per gli aspetti estetici della preparazione: bicchieri particolari, decorazioni inusuali e creative e via dicendo». Alla voce “errori da evitare”, ecco la sintesi di Elisa Gregori: «Un aperitivo troppo caotico, sempre uguale, di bassa qualità, massificante, rumoroso e “pesantemente” alcolico».
Proposte delle aziende
Le aziende offrono qualche strumento ai titolari dei locali, per aiutarli a valorizzare al meglio l'area aperitivo? Certamente. Oltre ai lanci di nuovi prodotti specifici, come la variante Orange Bitters di Angostura (distribuita da Rinaldi) o il Pampero Oro, che Diageo sta presentando come l'ingrediente ideale per il Mojito Dorado, non mancano le iniziative ambientate direttamente nei locali. «A partire dal mese di aprile e per tutto il periodo estivo - racconta Morisi - stiamo proponendo ai nostri clienti del canale “trendy bar” iniziative mirate sui nostri spirit di fascia premium, in particolare Patron e la vodka Xellent, e puntiamo sullo champagne Laurent Perrier servito alla flûte».
Stock ha scelto di ambientare le sue attività promozionali sul Drambuie nel locale milanese Metropolis Café, creando appuntamenti ad hoc: degustazioni dei due drink creati con il liquore a base di whisky (Drambuie & Ginger Ale e Dolcevita, cioè Drambuie e spumante). Diageo sceglie di abbinare Tanqueray al contemporary jazz, mentre Campari sta pianificando una serie di attività nei bar del centro e del sud, con l'obiettivo di diffondere anche lì il rito dell'aperitivo. Anche Martini mette il bar al centro del “progetto educational”. «I barman Martini - spiega Bertolo - affiancano lo staff dei locali, preparando gli ultimi cocktail di tendenza. Questo ci permette di far conoscere al consumatore le ricette innovative che rendono Martini protagonista, esaltandone le qualità e le caratteristiche tecniche».