Illycaffè allarga il portafoglio dei prodotti gourmet acquisendo una quota dell’azienda gelatiera Grom. L’obiettivo è portare all’estero il gelato italiano di qualità
In principio c'era solo illycaffè (1933). Quindi è stata la volta di cioccolato Domori (2006), tè Dammann Frères (2007), vini Mastrojanni (2008), frutta trasformata e pasticceria Agrimontana (2009). Oggi illycaffè (fatturato di 350 milioni circa di euro) ha concluso un'altra operazione di allargamento del portafoglio dei prodotti gourmet rilevando il 5% del capitale dell'azienda gelatiera Grom. Nata solo nel 2002, Grom è uno dei casi aziendali italiani di maggior successo: partendo da un semplice laboratorio artigiano, si è specializzata nella gelateria di qualità, aprendo 45 punti vendita in Italia e 10 all'estero, con un fatturato di 50 milioni l'anno. «L'unica cosa che non cambierà - assicurano i fondatori Federico Grom e Guido Martinetti - è il metodo di lavorazione che unisce artigianalità a metodi imprenditoriali. Le basi liquide di ogni ricetta di gelato continuano a essere prodotte nel nostro stabilimento “Mura Mura” a Costigliole d'Asti, annesso a una grande tenuta agricola di 15 ha per la coltivazione biologica della frutta». Volta a portare il gelato di qualità all'estero (dove illy conta su una forte rete di distributori), l'operazione finanziaria è stata facilitata dal fatto che illycaffè era già tra i fornitori di Grom. Nella foto, il presidente di illycaffè, Riccardo Illy, tra i contitolari di Grom, Guido Martinetti e Federico Grom.