La celebre casa ciclistica milanese legata a campioni come Coppi, Gimondi e Pantani ha aperto a Milano il proprio locale-museo con annessa officina.
Bersi un cappuccino o uno Spritz mentre un meccanico specializzato mette a punto la nostra amata due ruote a pedali: dopo Stoccolma e Tokyo debutta a Milano Bianchi Café&Cycles, negozio multifunzionale dello storico marchio italiano della bicicletta, che vuole diventare punto di incontro per tutti i biker urbani e cassa di risonanza per il marchio in un momento di grande spolvero per la bici. L’idea è quella del “chapter” o della community, ossia di riunire sia gli appassionati (in questo caso gli urban bikers) sia i non biker in un luogo fisico che diviene contenitore per eventi.
Una versione brick&mortar dei tanti forum on-line che riuniscono tribù di appassionati e una pista già percorsa da altri mostri sacri dell’industria mondiale, dalla Ducati alla Mercedes, con l’obiettivo di creare un’esperienzialità in linea con i valori del marchio. A Milano, Bianchi Café&Cycles ha aperto il suo flagship su una superficie di 590 metri quadri suddivisi su quattro piani: al piano terra il negozio di biciclette e l’area lounge bar (110 mq complessivi); al mezzanino la zona ristorazione (90 mq); al piano superiore un’altra area lounge (60 mq) e al piano inferiore la Vip lounge (60 mq) per incontri riservati e la cucina a vista (70 mq) con uno spazio open.
Epopea su due ruote
A dominare il layout del Bianchi Cafè&Cycles di Milano è il colore azzurro acquamarina, che identifica il marchio di biciclette dalla sua fondazione nel 1885 proprio nella città meneghina. L’arredamento del locale vuole celebrare l’epopea di questa gloriosa industria italiana, i suoi tanti successi sportivi, dalle fotografie in bianco e nero del campionissimo di tutti i tempi Fausto Coppi e del campione del mondoFelice Gimondi a quelle più recenti di un altro mito, lo sfortunato Marco Pantani. Grandi uomini di sport evocati anche dalla presenza delle loro due ruote esposte come cimeli a fianco di “pezzi” della produzione attuale: dalle mountain bike ai cicli da corsa, passando per ogni tipologia di moderna bicicletta urbana.
Oldani firma la cucina
L’arredamento ha un look retrò, tra divani vintage e pouf accostati a linee più rigorose, tutte ispirate dai tre colori bianco, nero e, appunto, azzurro Bianchi. Sul versante food&drink, il locale ha dato vita a una collaborazione con lo chef Davide Oldani che ha curato lo sviluppo del concept e propone un’offerta differenziata lungo tutta la giornata, dalla colazione al dopocena.
Proposte vegetariane in tutti i momenti, un brunch domenicale per rinsaldare i legami della community, un “aprés office” milanese, qui declinato in salsa ciclistica, e anche la possibilità per i clienti di degustare a casa le proposte in menu o la selezione Bianchi Gourmet, prodotti alimentari premium che il marchio ciclistico seleziona e propone ai suoi clienti. Secondo i progetti, all’apertura milanese seguiranno altri Bianchi Cafè&Cycles che debutteranno nelle capitali del “fashion urban biking”, tra le quali anche New York e Londra, con la creazione di una rete di locali che possa diffondere i valori del marchio storico tra gli appassionati di ciclismo in tutto il mondo.