Veronero Caffè, espresso top made in Puglia

Caffetteria Veronero di Bari, Barawards 2015 come Bar Caffetteria dell'Anno

Si trova a Bari il locale Veronero Caffè, la caffetteria italiana più votata on line dai lettori di Bargiornale che gli hanno conferito il titolo Barawards 2015 come Bar Caffetteria dell'Anno. Qui infatti si può trovare una larga offerta di prodotti come in un locale di una metropoli internazionale: monorigini, metodi di erogazione alternativi, cocktail eccetera.

Ci si chiede spesso: il cliente è disposto a spendere qualcosa in più per un caffè di qualità? È una domanda ricorrente che trova risposte contrastanti. Da Bari arriva un deciso “sì”. Lo affermano Francesco, Antonio e Vincenzo Scarangelli, titolari di Veronero Caffè, locale vincitore di Barawards 2015 nella categoria Bar - Caffetteria dell’Anno, insieme a Giuseppe Nitti, direttore del locale di via Piccinni 81, che con loro ha creduto nella scommessa di aprire 5 anni fa un locale che proponeva l’espresso a un euro in una città in cui il listino oscillava tra i 70 e gli 80 centesimi. Una scommessa vinta a mani basse grazie a un progetto chiaro a tutti sin dagli inizi (veronero.it).

Passione e cura dei particolari
Chiaro soprattutto a Giuseppe Nitti che, per affrontare il nuovo impegno, frequenta i corsi Scae e con un gruppo di colleghi organizza un corso sulla latte art, allora completamente sconosciuta a Bari . «Siamo riusciti a imporci piano piano - ci racconta - molte persone non capivano perché un espresso dovesse costare così tanto. Il primo anno è stato difficile, poi si è innescato un passaparola positivo e oggi possiamo contare su una clientela numerosa e affezionata, grazie anche alla grande cura dei particolari, dalla pulizia della macchina al cucchiaino preriscaldato a un menu ogni anno più ricco». Il locale il cui motto è “Passione per il piacere” si presenta lineare ed elegante, curato nei particolari. Il lungo banco e i mobili sono in legno combinato con superfici in vetro e dettagli in ottone anticato. Dal soffitto scendono cannule di ottone e nero canna di fucile con luci Led discrete; una selezione di musica jazz è diffusa in tutto il locale. Il banco per la preparazione degli espressi con una macchina dc pro Dalla Corte è defilato, per dare il massimo spazio a quello dedicato alla consumazione, che si presenta libero per dare ampio spazio ai piani in vetro e soprattutto a quanto si trova sotto di essi: i chicchi tostati di quattro miscele (tra cui una decaffeinata a acqua) da asporto che i clienti possono acquistare in grani o fare macinare al momento. Sul lato opposto, piccole teche illuminate mettono nuovamente in risalto diverse origini di caffè tostato; sotto sono esposti cucchiaini, tazze, tisaniere, attrezzature per estrarre il caffè. Il locale ha un consumo medio di 6 kg di caffè al giorno.

Momenti caldi
Nitti racconta come si alterna il lavoro in una giornata tipo: «Al banco il momento “magico”, in cui c’è maggiore afflusso, è tra le 10 e le 11, quando viene chi fa il break di metà mattina e chiede un espresso e un cornetto, per lo più in formato piccolo da 30 g. Altri momenti “caldi” sono dalle 8 alle 9,30 per la colazione e intorno alle 14, dopo pranzo: in un’ora serviamo circa 200 caffè. Verso le 18 inizia a lavorare la saletta con tè, cioccolate calde e con gli aperitivi, che in un primo tempo i clienti venivano a chiedere a ridosso della chiusura; piano piano li abbiamo “educati” ai nostri orari». Il successo di cornetti e lievitati risiede nelle farciture preparate nel locale in numerosi gusti che spaziano dai classici a ricette ricercate come una confettura di arancia amara con pezzetti di cioccolato fondente e noci, mele cotogne e menta fresca, frutti di bosco freschi con crema, crema di cioccolato fondente e pera; gustosi anche i cornettini farciti con crema e spennellati con vin cotto su cui vengono distribuite mandorle tostate sbriciolate. Sfogliando il menu colpisce la varietà dell’offerta che prende il via con l’espresso nelle sue varie declinazioni (doppio, americano) e preparazioni come la nuvola (con panna e granella di cioccolato), il pugliese con latte di mandorla, il nocciolino con polvere di nocciola Dop del Piemonte, il Jamacica con cioccolato e pepe jamaicano. Ci sono poi i monorigine, un’offerta che è stata nuovamente innovativa per Bari, che cambiano ogni anno e per quello in corso prevedono la scelta tra Giamaica Blue Mountain, Porto Rico riserva 360-AA, Santos Sirio Verde e Jamaica Sidamo. Si procede quindi con le “alternative” ovvero con caffè estratti con diversi metodi, dall’aeropress al siphon, dal cold drip al french press; con quest’ultimo viene preparato lo “Special Green”, infuso di caffè verde con aggiunta di macinato di bacche di ginepro e semi di finocchio. È di nuovo protagonista la creatività nei numerosi gusti degli Espressini, per lo più composti da caffè e crema di latte serviti nella coppetta Martini e decorati con un topping. Si prosegue, infine, con i cappuccini, tutti serviti in latte art, i freddi, i Frappucciosi (più elaborati e ricchi degli Espressini), per proseguire con gli speciali, gli estratti di frutta e verdura, smoothies, tè, tisane, vini e cocktail.

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