Un buon gelato va raccontato

Comunicazione –

Promuovere il prodotto nelle scuole dei dintorni con visite guidate e gadget a tema. Insegnare ai bambini a produrselo nel laboratorio a vista. Sono alcune delle iniziative di comunicazione che hanno decretato il successo dell’Agrigelateria sull’Aia di Desenzano.

Produrre un gelato di qualità, a chilometri zero. E saperlo raccontare, valorizzare, promuovere. È ciò che, in estrema sintesi, accade all'Agrigelateria sull'Aia di Desenzano (Bs). Un'azienda agricola votata all'agriturismo in cui i proprietari - la famiglia Cavaliere - non puntano come fanno quasi tutti su ristorazione e accoglienza, ma hanno voluto fare del gelato il loro prodotto di punta.
In breve la genesi: nel 2005 i Cavaliere, titolari fra l'altro di una stalla con 350 animali fra vitelli e vacche (di cui un centinaio in lattazione) decidono di differenziare la loro produzione, aggiungendo a latte, yogurt, formaggi e vini anche il gelato, imparando in breve i segreti della produzione sotto la guida di Donata Panciera, nota esperta del settore gelateria. Viene allestito il laboratorio a vista, una sala con i tavoli per accogliere i clienti (circa 100 coperti), un laboratorio a vista, per valorizzare agli occhi del consumatore la produzione del gelato. Il tutto in un contesto bucolico, in aperta campagna, fra prati, alberi, spazi ideali per accogliere famiglie, turisti, scolaresche.
Ma fare un buon gelato (proposto a 10,80 euro al kg), preparato con frutta locale, a base di latte autoprodotto, privo di grassi idrogenati non basta: bisogna anche saperlo “raccontare”.
E in questo L'Agrigelateria ha saputo promuoversi in modo tanto efficace da ricevere il primo premio del concorso “La gelateria comunica”, organizzato a novembre da Mig, la mostra del gelato artigianale di Longarone, Belluno.

Visite organizzate e laboratori
del gusto

«La comunicazione è un aspetto per noi fondamentale - conferma Roberto Cavaliere -. Abbiamo pensato a quale è il nostro target fondamentale, le famiglie e soprattutto i bambini, e abbiamo lanciato una serie di attività volte a coinvolgerli. Così già nel 2006 abbiamo iniziato a inviare a tutte le direzioni didattiche delle scuole elementari della zona una lettera di presentazione, spiegando chi siamo e invitando le scolaresche ad una visita organizzata in azienda. Portiamo i bambini a visitare la cascina e il laboratorio, poi li coinvolgiamo nella preparazione del gelato e infine li invitiamo a mangiare il gelato da loro prodotto, i nostri salumi, lo yogurt e i formaggi». L'iniziativa è stata da subito ben accolta, tanto che nel solo 2008 l'Agrigelateria ha ricevuto la visita di circa 50 scolaresche bresciane e mantovane.
Naturalmente ricevere “ospiti” nel laboratorio prevede l'osservanza delle regole igienico sanitarie, motivo per il quale ad ogni visitatore viene assegnato un kit usa e getta, costituito da grembiule, sovrascarpe e cappello, che per l'azienda rappresenta un costo di circa 2 euro. Un costo a cui va aggiunto quello del personale che deve essere distolto dal normale lavoro per seguire le classi in visita. «Organizziamo visite di una classe per volta, circa 25/28 bambini - continua Cavaliere - seguite di solito da mio fratello Edoardo e due nostri collaboratori. Un vero impegno insomma, anche economico. Ai bambini poi, a fine visita, lasciamo una nostra brochure e regaliamo una tovaglietta in pvc per la prima colazione, che con un disegno riassume la storia del nostro gelato a filiera corta. Abbiamo comprato 2.000 pezzi, che ci sono costati circa 2 euro l'uno». Insomma, un vero impegno economico, ma che correttamente viene considerato utile a promuovere e diversificare la propria attività.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome