Mangiar sano in bella compagnia

Dal mondo –

Con un’immagine fresca e allegra, la minicatena newyorkese è riuscita a creare luoghi dove il cibo salutista e l’atmosfera modaiola vanno a braccetto. E i loro locali sono punto di incontro per i professionisti della città

Mettere insieme l'offerta di cibi salutisti con un ambiente modaiolo: è l'idea che ha decretato il successo di Just Salad (www.justsalad.com), minicatena newyorchese nata nel 2006 e che oggi vanta cinque locali nella Grande Mela e due ad Hong Kong, con una sessantina di dipendenti.
L'idea venne a Nick Kenner che, dopo aver lavorato per un po' di anni a Wall Street, sentì la voglia di diventare imprenditore. Chiamò un amico, compagno alle superiori, Rob Crespi: «Insieme - spiega Kenner - cercammo d'indovinare i trend. Pensammo a diversi tipi di business non ancora esplorati e ci focalizzammo sulla salute. Entrambi andiamo matti per il fast food e ci piace mangiare “in salute”; così abbiamo fatto una combinazione di quei due elementi. Immaginammo Just Salad come un incrocio tra Jamba Juice e Chipotle (fast food di burrito, ndr)».
I due prepararono un progetto, si assicurarono gli investitori e contattarono un architetto esperto di grandi catene.
«Volevamo creare un posto per il lunch dei giovani professionisti di Manhattan - continua Kenner -. Non appena aprimmo le porte del primo Just Salad notammo una lunga fila di persone attorno all'intero isolato». E quando il settimanale New York lo definì “ritrovo per giovani professionisti urbani, per flirtare nei lunch break”, le vendite aumentarono vertiginosamente.
I clienti in coda lo testimoniano: «Incontro sempre donne affascinanti» dice Steve Newhouse, 25 anni, cliente assiduo della minicatena. «Quei due proprietari - gli fa eco Michele Waldman, stessa età - sono davvero carini e flirtano con tutte le ragazze in fila».
Inc.com ha incluso Kenner e Crespi nella lista dei 30 imprenditori top al di sotto dei 30 anni. «Mi capita spesso - rivela Kenner - di incontrare qualcuno, per strada, che mi chiede se sono quello di Just Salad; sì sono proprio io, rispondo. È divertente: sono diventato una specie di celebrità di serie D».

Un menu allegro

Nel menu, colorato e divertente (scaricatelo dal sito www.justsalad.com, esempio di come si possa fare una comunicazione semplice ma “fuori dal coro”) convivono una lista di ingredienti per chi vuole crearsi il suo pasto su misura con una dozzina di “chef designed salad” e quasi altrettanti “chef designed wrap” creati da Laura Pensiero, “Registered Dietitian”. È lei che ha aggiunto alcuni insoliti “topping” che non si trovano negli altri salad bar: orzo, zucca gialla, edamame, melanzana, lenticchie, bacche di grano, bacon di tacchino, hummus e salmone. Tra quelli più innovativi, riscuotono grande successo quello con anguria, fragole e mirtilli e un tocco di peperoncino Serrano (solo 11 calorie per porzione) e il Caribbean Citrus, con mango, arancia, e un pizzico di pepe di CaYenna (15 calorie).
Tra le insalate “chef designed” la più richiesta (nonostante sia la più costosa, 9,75 dollari), è la cosiddetta “Immunity Bowl”, chiamata così perché ricca di antiossidanti. Il menu evidenzia con semplici segni grafici i piatti a basso contenuto di sodio, quelli vegani, quelli senza colesterolo, quelli per celiaci ecc. E sul sito web si trovano tutti i dettagli nutritivi di ogni piatto o ricetta in menu.
La proposta cambia con le stagioni, proponendo periodicamente nuove ricette ed ingredienti freschissimi.
Tra le trovate del duo Kenner-Crespi c'è anche il “dating website” www.SaladMatch.com, per trovare l'anima gemella via Internet. Propone incontri in base al locale frequentato, all'orario, agli ingredienti preferiti nella salad, vagliando migliaia di profili in pochi secondi.

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