I caffè letterari in tempi moderni

Formule –

Al Convento di Pordenone tutto gira attorno alla cultura, dai reading alle esposizioni d’arte. E si fa cultura anche nel bere con i vini friulani di antichissima origine serviti al calice e con le birre artigianali

Un esperto di sauna e aromaterapia, un letterato, uno scrittore, un musicista, un conduttore di asini e soprattutto un oste: convivono tutte queste anime artistiche in Giovanni Scrizzi, l'estroso ristoratore che gestisce il Caffè Letterario “Al Convento” a Pordenone. Ci troviamo in pieno centro storico, dove il restauro dell'ex convento quattrocentesco di San Francesco ha concesso ampi spazi alla Cittadella della Cultura con le sedi degli assessorati a Cultura, Istruzione, Sport e Tempo Libero. Nel cortile del chiostro, area dedicata a eventi e manifestazioni, si affaccia anche la fornita Mediateca.
Il locale vero e proprio, inaugurato nel 2003 da Scrizzi insieme alla moglie Sonia, occupa le due sale all'ingresso e la corte interna dell'antico complesso.
L'idea del locale scaturisce dalla lettura dell'articolo di un quotidiano, che descriveva l'ambiziosa ristrutturazione e la nuova destinazione d'uso. Il caffè letterario, da tempo sogno nel cassetto della coppia di imprenditori, aveva finalmente individuato la perfetta location. Il progetto comprendeva la possibilità di organizzare manifestazioni culturali, incontri ed esposizioni, dedicati alle più disparate espressioni artistiche, coniugando le occasioni di evento con calici di buon vino e ricercate specialità gastronomiche regionali del Friuli Venezia Giulia. Le esigenze collimavano con quelle indicate dal bando comunale e quindi, dal giorno dell'apertura, il locale dal target variegato è punto di riferimento per artisti e letterati, grazie all'originale formula di laboratorio artistico permanente.

Buoni modelli

Allontanandosi dall'ottica sofisticata ed elitaria ereditata dai nobili esempi del passato, il concept si ispira piuttosto al vivace Bairro Alto di Lisbona, trovando altri stimolanti esempi a Padova, nel Pedrocchi, a Trieste dove si trova il Tommaseo e all'Antico Caffé Greco di Roma, sorgenti inesauribili di cultura e nuove filosofie di pensiero, a disposizione di tutto il pubblico. A tutti questi input, Scrizzi dà l'impronta tipicamente friulana e la sua personale predisposizione per l'allegria e il convivio, unendovi gli invitanti effluvi dell'aromaterapia. Bandita la noia, si fa spazio all'arte nelle sue forme più coinvolgenti, ai reading di poesia e al bookcrossing, nella sua dinamica forma di scambio.

Un record di eventi

Il Caffè Letterario si declina in più aree: la saletta di lettura dove si tengono mostre, incontri, feste, degustazioni e lo spazio bar, dove si concentra l'attività di somministrazione. Entrambi i luoghi sono stati arredati da Fabio Comuzzi (creatore anche del logo) pensando all'antico convento, con mobili in legno realizzati da artigiani di Codroipo (Ud) e particolari in rame antichizzato. Il calendario degli eventi è ricchissimo. Dal 2004 si sono succedute 128 mostre personali di 137 diversi artisti, a cadenza mensile, e più di 400 appuntamenti tra presentazioni di libri, incontri con autori ed esperti, conferenze, concerti. Il calendario delle manifestazioni è redatto da Sonia, direttrice artistica del locale che, se all'inizio aveva intrapreso un lavoro di ricerca su mostre ed eventi da proporre, oggi è subissata di candidature che valuta singolarmente, previo appuntamento, in modo da scegliere proposte consone all'atmosfera del luogo.
A corollario dell'esuberante attività mentale, il fisico beneficia dell'offerta bar che si concentra su quanto di più genuino e caratteristico offra il ricco patrimonio enogastronomico del territorio, selezionato per qualità e rarità, secondo stagione. Gli aromi che si sprigionano dai taglieri, dai crostini e dai cicchetti preparati al momento, appartengono a salumi e prodotti caseari ricercati: una gustosa vetrina di lardo, ossocollo e speck di Sauris, mortadella al tartufo e formaggi di malga. Autentica chicca è il Formai dal Cit, un formaggio a pasta molle, di carattere, ottenuto da una particolare lavorazione del Montasio, aromatizzato con vino bianco e pepe. Il terroir domina anche le scelte di cantina, frutto di un'accurata ricerca tra gli autoctoni più rari e antichi. Scrizzi li chiama i “vini della memoria” e li propone anche al calice (da 2,30 a 4,50 euro). Le etichette più originali sono frutto dell'azienda locale Emilio Bulfon (Valeriano - Pn) che recupera le varietà friulane quasi scomparse.

Vini a km 0 e prodotti bio

I vini portano il nome del vitigno, come il bianco Sciagljn, i rossi Forgiarìn e Piculit-neri, e l'Ucelùt, bianco dal profumo fruttato che ben si adatta a meditare. Lo Sciagljn, insieme al Cividìn, sono molto gettonati al momento dell'aperitivo, che si qualifica, oltre agli eventuali appuntamenti, come momento di maggior afflusso quotidiano. In quest'occasione si stappa spesso e volentieri anche il vinho verde, passione internazionale del padrone di casa (laureato in portoghese) che ama questo vino easy, poco alcolico e leggermente frizzante. Oltre ai calici, la proposta drink comprende nove tipi di birre, artigianali, d'Abbazia, bio e spesso rifermentate in bottiglia (Assiria, Affligem, Floreffe). Nel listino della caffetteria si nota l'impronta bio anche nella selezione di caffè, tisane, infusi, sidro di mele e succhi di frutta.
Il Caffè Letterario Al Convento propone quindi un natural style sempre alla ricerca di emozioni, allineato alla filosofia di vita di Scrizzi ben sintetizzata nel volume Figherìatacòn. In sintesi, la vita di ogni uomo è governata dalla contrapposizione tra la fortuna (figherìa) e la malasorte (tacòn): i due elementi sono legati, a tal punto che nell'idea dominante del libro si agganciano indissolubilmente in un unicum, figherìatacòn appunto. Sta poi al soggetto, che è alle prese con gli accadimenti del vissuto, produrre quel testa-coda che consente, in ogni caso, al primo degli elementi di affermarsi sull'altro, e il più a lungo possibile.

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