Una notte di cocktail e astrologia, una drink list snella ma ragionata, speciali mix alla grappa e cappuccini decorati ad arte. Queste le felici intuizioni che hanno trasformato la gelateria Mi Vida in Romagna. Merito di due consulenti
Al Mi Vida di Morciano di Romagna succedono cose strane. Quasi fosse una Disneyland per adulti, ci imbattiamo nella serata Astroaperitivo, in frozen a base di grappa, in aperitivi decorati come carretti siciliani e in una sfilza di gelati per i fan di Topolino e per i loro nonni. Nella terra che fu dei “mulen”, i mulini, sul cucuzzolo di una rigogliosa collina romagnola, Sonia Guerra e Sergio della Vecchia, compagni nella vita, hanno modellato uno spazio che non c’era. Almeno nella zona. L’avventura è iniziata quattro anni fa con la loro gelateria che ha preso il posto di un fruttivendolo. Un successo di piazza per il Mi Vida, insegna che ha preso ispirazione dalle due passioni dei titolari: quella per la musica latina di lei e quella di lei e lui, uno verso l’altro. Una storia di successo nata dalla buona volontà e dal talento, coronata di recente con il progetto di ampliamento. Da gelateria, preda di bambini dal cornetto facile, il 5 marzo il Mi Vida si è fatto adulto.
Una mutazione per ampliare l’offerta
Oggi è uno spazio sfaccettato, caffetteria e gelateria di giorno, cocktail bar e grapperia la sera. Questi 130 metri quadrati, nati dall’estro dell’architetto Stefano Ricci, con il contributo di Nicola Masi, si presentano eleganti ma non pretenziosi, con arredi dall’accento contemporaneo forniti dal Gruppo Ifi. Consulenti del “nuovo” locale per le scelte e l’organizzazione delle linee bar dei menu sono Caterina Lasagna e Mauro Cerrina, barlady e barman Aibes, che lavorano in team. Lei fa i cocktail, lui li decora ad arte. Nella carta dei drink? Pochi ma buoni. Caterina e il suo socio, senza strafare, hanno composto una carta veloce e facile da consultare, segmentata in 12 aperitivi, 9 short drink, 11 long drink, 8 pestati, 13 specialità da coppetta e 10 analcolici. Tra le specialità della casa c’è anche l’Astroaperitivo, marchio registrato di Caterina Lasagna: una serata astrologica in onda ogni lunedì durante l’aperitivo.
All’evento partecipa una squadra di regine dell’occulto e maghi che parlano con gli elfi, che si offre per la lettura di tarocchi e dei fondi di caffè. Così con 5 euro il cliente beve un Ame ricano, pasteggia e si fa pure un “giro” sul suo futuro. Nella carta del locale ci sono altre chicche. All’occhio del visitatore balzano subito i sette cocktail alla grappa, davvero tanti. «Noi sappiamo poco del nostro distillato nazionale e preferiamo spesso altri spirit. Tutto tranne la grappa. Invece si tratta di un prodotto dalle grandi potenzialità anche nei mix». È la stessa frase che Caterina Lasagna ripete ogni volta all’inizio delle sue lezioni all’alberghiero.
Insegnamenti ai futuri barman
«Cerco di educare i futuri bartender alla conoscenza di un prodotto che ha radici profonde nelle tradizioni italiane. La grappa è prodotto apprezzato nel mondo, ma preso sottogamba da tanti barman italiani. Eppure con soli 4 cl di grappa classica o di moscato si può creare un cocktail equilibrato, profumato, morbido ma deciso al tempo stesso. Difficile ottenere risultati simili con altri alcolici. Per questo vale la pena provarci». Caterina Lasagna - consulente per Mazzetti d’Altavilla - può contare diversi esperimenti riusciti. Come il Mosquito, rivisitazione del classico Mojito, dove il rum viene sostituito dalla grappa di moscato, o lo Zen, ideale per il periodo estivo, da preparare nel blender con 2/10 grappa classica Mazzetti d’Altavilla, 4/10 confettura pere e limoni, 2/10 di pesche alla vodka Flambar, 1/10 di succo di lime e 1/10 di zucchero liquido.
Gli analcolici ispirati ai fumetti
Per chi preferisce l’analcolico, o per chi può bere solo analcolici, non mancano le offerte. Agli ospiti più piccoli sono dedicati drink originali ispirati al mondo dei fumetti come Topolino (8 cl di succo d’ananas, 5 cl pompelmo, 1 cl di sour e mezzo kiwi tagliato a fettine) e Olivia (ananas, arancio, sciroppo di rose, sour e fettine di arancio). Per tutti, grandi e meno grandi, c’è l’altra grande specialità della casa: il gelato. Il laboratorio di Sonia Guerra, specialista in materia, ne realizza cento chili al giorno, di 36 gusti, con specialità come il Mi Vida (gianduia accompagnato da scaglie di cioccolato fondente) e la meringa all’italiana. Tra le novità più gradite citiamo le mousse monoporzione a base di crema inglese e vari ingredienti selezionati: frutta di stagione, cacao, nocciole, pistacchi. Al secondo posto della “eat parade” ci sono i cannoli siciliani e le brioche con gelato, specialità gettonate anche per il momento della prima colazione.
A colazione, cappuccini d’autore
A guidare la caffetteria c’è il barman Alessandro Sartoni, detto Tony San, un gigante del cappuccino che “dipinge” col suo bricco del latte un centinaio di tazze ogni mattina.
Completa l’offerta del locale una carta dei vini in cui emergono soprattutto specialità romagnole. La cantina locale di Campodelsole fornisce al Mi Vida etichette di Sangiovese superiore, Pagadebit e Albana. A questi vini si aggiungono un Gewürztraminer e un Syrah. Le bottiglie sono proposte a 16-22 euro, dai 3 ai 4 euro il bicchiere. Non manca una selezione di specialità after dinner, single malt torbati e rum agricole, che vengono serviti nel balon con bicchiere di acqua a fredda a parte, per una degustazione a prova di intenditore.