Aiutare i locali a rendere la loro attività più sostenibile. È con questo obiettivo che Imi, tra le maggiori realtà italiane nella produzione di stoviglie monouso, ha dato vita a Bio Table, un nuovo brand creato all’insegna della sostenibilità. Sotto il nuovo marchio è nata infatti l’omonima linea di stoviglie monouso per utilizzo alimentare 100% biobased, biodegradabile e compostabile.
Una linea che anticipa la direttiva europea che prevede l’eliminazione della plastica monouso nel prossimo anno, ma che soddisfa anche le attese dei consumatori e dei gestori dei locali sempre più sensibili alle tematiche ambientali, con una proposta di prodotti usa e getta green completa, pensata per rispondere a ogni necessità del servizio.
La nuova gamma Bio Table è infatti composta da: piatti fondi e piani extra rigidi, piatti dessert e piatti pizza, bicchieri (con capacità da 80 e 200 cc), coltelli, forchette, cucchiai e cucchiaini.
Tutti i prodotti sono realizzati utilizzando materie prime biobased da colture sostenibili, come la bagassa, ovvero il residuo della macinazione e spremitura della canna da zucchero che non può essere usata per la produzione di canna da zucchero, e gli stocchi di mais non destinati al consumo alimentare, e una volta smaltiti nell’organico si trasformano in humus, un fertilizzante perfetto per il terreno. Inoltre, tutte le prime impiegate sono state scelte in funzione del loro ciclo di vita (Life cycle assesment), ovvero considerando l’intero impatto ambientale del prodotto, dall’estrazione delle materie prime al suo smaltimento o recupero quando diventato rifiuto, a testimonianza dell’impegno dell’azienda sia nel limitare la sua impronta ecologica sia a operare nel rispetto delle risorse naturali utilizzate.
Ecologica, la gamma BioTable è, ovviamente, anche atossica, in quanto tutte le referenze, sebbene biodegradabili, non interagiscono con il cibo, bloccando qualsiasi genere di contaminazione.
Infine, i prodotti sono conformi alla norma EN 13432, che ha fissato le caratteristiche che i materiali devono possedere per essere definiti biodegradabili o compostabili, e certificati Ok Compost dal Tuv Austria a livello europeo. Così come è autenticata la filiera, con l’intero percorso produttivo tracciato attraverso standard Brc certificato da Sgs, tra le maggiori realtà mondiali nel settore dei servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione, che consentono di ricostruire l’intera storia del prodotto, dalla materia prima fino allo scaffale sul quale viene venduta la singola confezione.