B-Qube, il cubo di Brema al test dell’aperitivo

Resistente, cristallino e compatto, il ghiaccio prodotto con i fabbricatori dell'azienda italiana è stato pensato appositamente per la miscelazione. Krishan Kumar lo ha provato su due capisaldi dell'aperitivo italiano

Brema Group è l’azienda italiana che dal 1985 pensa al ghiaccio come a una materia prima da scolpire secondo le esigenze di clienti diversificati, dalla gdo alla farmaceutica, dal wellness all’horeca e, infine, al settore industriale. I fabbricatori B-Qube nascono per fornire una risposta al comparto horeca con un ghiaccio resistente, cristallino e compatto, al servizio di una mixology italiana sempre più avanzata ed esigente.

La gamma dei fabbricatori B-Qube parte da modelli compatti da retrobanco con produzioni giornaliere di 29 kg. Il raffreddamento è ad aria o ad acqua, rendendo così possibile l’installazione in ogni situazione ambientale, grazie anche alla possibilità di avere una pompa di scarico integrata. Facilmente rimovibili grazie alla progettazione Green-Tech.
Design, i pannelli assicurano performance costanti e facilità di manutenzione.

I singoli B-Qube pesano 23 grammi, una grammatura apprezzata dai professionisti del cocktail perché consente un adeguato controllo sulla diluizione, sullo scioglimento durante la shakerata e sulla tenuta all’interno di un cocktail build. Si adattano a tutti i tipi di bicchieri e mantengono a lungo l’impatto estetico che li contraddistingue.

La testimonianza Krishan Kumar (Store manager di California Bakery Garden & Lounge, Milano)

Per meglio capire tutte le caratteristiche di un ghiaccio di qualità, che coniughi estetica e funzionalità, abbiamo fatto insieme a Krishan Kumar, store manager di California Bakery Garden & Lounge di Milano, un esperimento con cronometro alla mano: il test consiste nel capire quanta diluizione si sviluppa all’interno di un cocktail lasciato su un tavolo, fino a quindici minuti, a temperatura ambiente (22°C). I due cocktail utilizzati come tester sono due grandi protagonisti dell’aperitivo all’italiana: l’Americano e lo Spritz.

Entrambi i drink realizzati direttamente nel bicchiere (build), versando alcolici a temperatura ambiente sopra il ghiaccio, e colmando con bevande gassate fresche di frigo. Già con il versaggio dei liquori, un cubetto di ghiaccio di bassa qualità, darebbe subito al cocktail una notevole diluizione. Andiamo a vedere come è andato il test.

Americano

Il bicchiere utilizzato - da 350 ml di capienza - contiene 8 B-Qube, sopra i quali sono stati versati 50 ml di bitter a temperatura ambiente e altrettanto vermouth rosso. Dopo 15 minuti, il drink ha subìto una leggera diluizione, visibile con l’innalzamento del liquido verso il bordo del bicchiere. Un totale di circa 20 ml di liquido che si è aggiunto al cocktail. Esternamente, il drink sembra ancora nuovo e il bicchiere non ha creato una condensa esterna. Un risultato più che soddisfacente sia in termini estetici di tenuta del drink sia in termini di quantità di diluizione. Sul bicchiere è stata messa una tacca a dimostrazione del risultato finale.

Spritz

Il bicchiere ha una capienza di 470 ml all’interno del quale è stato preparato uno Spritz a base di liquore aperitivo. Il bicchiere - un calice da vino - contiene 13 B-Qube che sono stati lasciati all’interno del drink per 15 minuti. Il drink è composto da 50 ml di liquore aperitivo, 80 ml di Prosecco e 50 ml di soda. Questi ultimi due ingredienti sono freschi di frigo, a differenza del liquore. Sui 180 ml del drink, i 15 minuti di attesa sono serviti a rilevare nuovamente un innalzamento del livello del liquido. Esternamente al bicchiere si forma una lieve condensa, ma il ghiaccio rimane integro e non dimostra cedimenti nella forma e nella struttura. Il risultato gustativo è rimasto pressoché inalterato.

Brema Group
Villa Cortese (Mi)
www.bremaice.it

 

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