A Vercelli la miscelazione di qualità gioca la carta del 4

Apre a Vercelli Portico 4, lounge bar con una vocazione speciale per la mixology. Dietro al banco c'è Jonathan Bergamasco che ha messo a punto una carta eclettica in grado di accontentare appassionati e grande pubblico

Il coraggio di aprire in un momento difficile, in cui il comparto food&beverage ha, negli ultimi mesi, sofferto come non mai, il coraggio di investire in un nuovo progetto, l'impegno di farlo in provincia cercando di alzarne il livello e puntando tutto sulla qualità: così, da un’idea di un giovane imprenditore, nasce a Vercelli, nella centralissima piazza Cavour, Portico 4 caffè&lounge bar, vera e propria fucina di idee, con un’attenzione al territorio e tanti progetti e collaborazioni pronti a partire con diversi brand, da Campari a Velier, passando per Rinaldi.

  • “Altro…”

    Il locale nasce dalla decisione di Federico Amato, classe 1989, di buttarsi, anche grazie alla collaborazione degli amici di sempre, in una nuova avventura, forte dell’esperienza diretta maturata negli ultimi dieci anni dietro al bancone dell’Original Caffè, sempre a Vercelli. Portico 4, aperto dalle 7.30 alle 22 in settimana e fino alle 2 il venerdì e nel week end, muta la sua forma più volte durante la giornata partendo dalle prime colazioni per poi, all'ora di pranzo, trasformarsi in tavola fredda con 4 o 5 proposte selezionate e diverse ogni giorno, ma è dalle 17 in poi che il locale entra nel vivo con l’aperitivo prima, fino alle 21.30, e il cocktail bar poi. Il bottigliere conta più di 80 referenze, tra cui 30 gin per la maggior parte italiani. A curare nel dettaglio la carta il bar manager Jonathan Bergamasco che ha stilato una lista che comprende 9 signature, tra i 7 e i 9 euro, studiati ad hoc e basati sulla filosofia del mizuwari (la tradizione giapponese di bere distillati ad alta gradazione ammorbidendoli con acqua e ghiaccio) reinterpretata in chiave nostrana, come il Mizuwari del Portico, con scotch whisky, sciroppo di tè affumicato, bitter aromatico e soda. Ma non mancano drink alternativi come lo Spring tonic con Gin Ginepraio infuso ai fiori di pisello blu, sciroppo alle rose, succo di limone e acqua tonica (il nostro preferito poiché nato l’anno scorso proprio durante Baritalia) e il Vorrei ma non posso con infuso di ibisco, sciroppo ai fiori di sambuco, succo di limone e bitter analcolico per garantire un cocktail ben bilanciato anche a chi, per una sera, preferisca un analcolico. M.M.

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