La nuova stagione di successo della sambuca

Tendenze –

I liquori a base di anice si sono rinnovati per conquistare fasce più ampie di consumatori

L'anice, così come molte altre erbe, piante e spezie, è stato impiegato nella produzione di liquori, in ogni tempo e in vari Paesi dell'area mediterranea: Francia, Grecia, Turchia, Libano e, naturalmente, Italia. Sembra, quindi, che il gusto particolare e inconfondibile che questo ingrediente conferisce a ogni ricetta raccolga un generalizzato gradimento, capace di andare oltre il tempo e le mode. Magari senza boom eccezionali, ma con una solida presenza nel tempo. Questo è senz'altro vero, in primo luogo, per la sambuca che, da un lato, ha un suo “zoccolo duro” di estimatori che amano consumarla a fine pasto o per correggere il caffè e, dall'altro, è stata al centro di un processo di rinnovamento, che ha visto nuovi attori scendere in campo e prodotti storici puntare su nuovi messaggi e nuove modalità di consumo. Con il risultato di segmentare il mercato, facendolo crescere in valore assoluto. «Il trend è positivo - conferma Paola Facco, marketing manager Illva Saronno - con un +5,1% a volume nel primo trimestre dell'anno. È un mercato di dimensioni interessanti. Il consumatore tipo? È maschio (in sei casi su dieci), e per il 50% giovane, con un'età compresa fra i 25 e i 44 anni».

La variante liquirizia di Averna
Più variegato è, invece, il target di riferimento della Sambuca Averna. Quando è entrata in questo mercato, nel 2005, l'azienda siciliana ha, infatti, proposto una classica sambuca 100% anice stellato e vi ha affiancato due versioni innovative - quella alla liquirizia e quella agli agrumi - creando una gamma capace di conquistare nuovi consumatori. «La variante liquirizia - spiega il senior brand manager, Andrea Zangirolami - è stata pensata soprattutto per la fascia di consumo giovanile, quella agrumi per la fascia femminile. In realtà, abbiamo poi riscontrato che il consumatore più attento all'innovazione ha apprezzato in uguale misura entrambe le novità. Abbiamo, quindi, raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati, grazie anche al fatto che, per questo prodotto, abbiamo creato una bottiglia importante, di grande impatto estetico e totalmente diversa dalle altre presenti in questo mercato».

Il successo del marketing Molinari
E a proposito di varianti non si può fare a meno di ricordare quella che Molinari ha lanciato (o meglio rilanciato, dato che si è trattato di riprendere, migliorandola, una vecchia ricetta) nel 2003: la Sambuca al caffè, abbinamento classico di gusti proposto in una formula di grande personalità. «È chiaro che il marketing ha giocato un ruolo importante nella nostra come in molte altre aziende - sottolinea Inge Molinari -. Lo prova anche il fatto che, a seguito del successo riscosso dalla nostra famosa campagna pubblicitaria negli anni '90, abbiamo ringiovanito notevolmente il nostro target di consumatori, senza perdere i fedelissimi over 40. Ma è chiaro che questo processo è stato facilitato dall'immagine molto alta del prodotto». Obiettivo di “ringiovanimento” del consumatore anche per Sambuca Isolabella, che punta, a questo scopo, su un'inedita modalità di consumo: «Per esempio - spiega Paola Facco - lo shot con ritual. Si utilizza un bicchierino stretto, si accende in superficie Sambuca Isolabella, si tappa il bicchierino con il palmo della mano fino allo spegnimento della fiamma. A questo punto va tolta la mano, che si è attaccata al bicchiere a causa della pressione negativa creatasi, e si beve tutto d'un fiato». L'ingresso più recente, in questo settore, è quello di Toschi, che nel 2008 ha lanciato Sambuca Stardust, interpretazione contemporanea del tradizionale liquore all'anice. L'amministratore delegato Massimo Toschi ne racconta le caratteristiche: «Il liquore ha un particolare effetto luminescente, grazie all'aggiunta di piccole particelle d'argento commestibile che, a ogni leggero movimento della bottiglia, creano sorprendenti effetti scenici. E questa particolarità rende Sambuca Stardust interessante anche come ingrediente di cocktail originali e scenografici».

Resiste la modalità di consumo tradizionale
Le modalità di consumo della Sambuca più apprezzate rimangono, comunque, quelle tradizionali: liscia ghiacciata, “con la mosca”, cioè con i tre chicchi di caffè che, masticati durante la degustazione, esaltano il gusto dell'anice, o nel caffè, come correzione. «Le spiccate caratteristiche di gusto dell'anice, così come delle erbe che si utilizzano per produrre gli amari - afferma Giovanni Savio di Distilleria Bottega -, rendono abbastanza problematica la mixability per entrambe le tipologie di prodotto. Meglio piuttosto usarli come ingredienti per preparare long drink freschi e dissetanti».

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