Arriva il caffè pagato con moneta elettronica

Innovazione –

Per i micropagamenti, spuntano nuove soluzioni che permettono di usare il telefonino o la carta di credito senza pin e ricevuta. Nelle province di Sondrio e Vicenza sono già una realtà

Pagare il caffè o la colazione con la carta di credito, fino a ieri, poteva essere considerata solo una bizzarria. Oggi non più: anche in Italia sono arrivati i primi esperimenti di Mobile Payment, tecnologia già ampiamente diffusa in Paesi come il Giappone. Si tratta di una tecnologia che, grazie a Pos di nuova generazione e a carte di credito predisposte, consente di effettuare micropagamenti (per importi non superiori a 30 euro) semplicemente avvicinando la carta di credito - o il telefonino - al terminale. I bar, insieme a tabaccherie ed edicole, sono i naturali destinatari di queste nuove formule di pagamento. Non a caso, infatti, le sperimentazioni attivate in Italia coinvolgono proprio in primo luogo i pubblici esercizi.
Ne è un esempio la sperimentazione Tellcard Mobile, avviata in 180 esercizi convenzionati della provincia di Sondrio dal Credito Valtellinese in collaborazione con Visa Europe e Key Client Cards&Solutions. I negozi in questione sono stati dotati di un nuovo lettore Pos contactless che consente ai possessori di carta di debito europea V Pay di pagare importi fino a 15 euro semplicemente avvicinando il proprio telefonino, dotato di tecnologia Nfc, al Pos. L'esercente digita l'importo, il cliente avvicina il cellulare al terminale e sul display appare l'avviso di avvenuto pagamento.
Se quello di Sondrio è un progetto pilota, a Vicenza e Milano il pagamento digitale è già realtà. Il gruppo Banca Popolare di Vicenza, insieme a MasterCard, ha infatti emesso la carta di credito PayPass, che consente al titolare di effettuare pagamenti per importi fino a 25 euro avvicinando la carta ai nuovi terminali Pos appositamente predisposti, senza dover firmare lo scontrino o digitare il pin.
Anche in questo caso, il funzionamento è banale: l'esercente digita l'importo, il cliente avvicina la carta al lettore e il pagamento viene autorizzato in meno di un secondo trasmettendo i dati in modalità off-line, senza costi telefonici per l'esercente. La carta resta sempre nelle mani del titolare che, volendo, può richiedere la stampa dello scontrino anche per importi sotto i 25 euro. Sopra i 25 euro, invece, la carta va usata come qualunque carta, con stampa e firma dello scontrino. «In questa prima fase - spiega Luca Vanetti, responsabile marketing del gruppo Banca Popolare di Vicenza - abbiamo coinvolto 250 esercizi a Vicenza e 300 a Milano. Per loro non ci sono costi di installazione, il terminale è in comodato gratuito e le commissioni, in via promozionale, per le operazioni contactless, sono pari a zero. Puntiamo a estendere la nostra presenza grazie anche ad accordi con le Ascom, visto che siamo in tutt'Italia con le altre banche del gruppo, CariPrato e Banca Nuova».

Nuovi protagonisti all'orizzonte

Le banche sono state le prime a mettere a punto questi nuovi servizi. Ma non saranno le sole: la Direttiva 2007/64/CE, relativa ai servizi di pagamento digitali, prevede la creazione nell'Unione europea della nuova figura degli “istituti di pagamento”. In concreto, potranno offrire le nuove carte per i micropagamenti anche compagnie telefoniche, operatori mobili e altri soggetti. L'era dei micropagamenti è appena cominciata.

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