Buone notizie per i clienti intolleranti al glutine (ma non solo per quelli). Specializzato nella produzione di specialità birrarie senza glutine grazie al particolare processo "gluten removed" (glutine rimosso), il birrificio artigianale Gritz di Erbusco (Brescia) ha lanciato la propria Birra di Natale con glutine rimosso (o deglutinata).
Ispirata alle nordiche Christmas Ale, la specialità della Gritz Brewing Company si presenta in bottiglie di vetro con tappo corona da 33 e 50 cl, con un carattere e un gusto deciso grazie all'impiego di malto d'orzo, malto di frumento, luppolo, zucchero caramellato e lieviti con aggiunta di anice stellato, cannella e noce moscata (7% alc, grado amaro 30 Ibu).
La Birra di Natale Gritz è certificata Aic (Associazione Italiana Celiachia), insieme alle "consorelle" disegnate in etichetta: La Belga della Danda (belgian strong amber ale 7,9% alc), La Pils della Graziella (bohemian pilsener 5,5% alc); La Weiss della Barbara (5,5% alc), La Ipa della Camilla (India Pale Ale 6% alc).
Il Birrificio Gritz nasce nel cuore del tempio delle bollicine di Franciacorta (Brescia) all'interno della taverna di famiglia di Claudio Gritti, un appassionato delle sperimentazioni fermentate e della produzione senza glutine con il processo "gluten removed".
Una tecnica a tutela della salute, senza rinunciare al gusto
Due sono le strade per produrre birra senza glutine. Impiegare malti che non contengono glutine all'origine come quelli di miglio, sorgo e grano saraceno (gluten free) oppure impiegare i tradizionali malti d'orzo, mais e grano per poi rimuovere il glutine con il particolare processo di sottrazione "gluten removed" (birra deglutinata). A parte le tecniche produttive, la differenza fondamentale è nel gusto finale della birra, rimanendo quelle a base di grano, di mais e d'orzo, le birre più "intense" e apprezzate. Con la tecnica "gluten removed" si introduce un particolare enzima come Brewers Clarex all'inizio della fermentazione regolare dei malti di orzo, mais e grano che provvede alla scomposizione del glutine. In questo modo il procedimento mantiene intatto il sapore dei cereali impiegati, garantendo al contempo che il livello residuale di glutine scenda al di sotto di 20 parti per milione (ppm) che è quella prevista anche dalla Fda (Food & Drug Administration) americana a tutela dei consumatori intolleranti al glutine (celiaci). Una soglia che il birrificio Gritz è riuscito ulteriormente ad abbassare a 10 ppm. Una tecnica che viene impiegata con successo da alcuni birrifici d'oltreatlantico come Sierra Nevada, Stone, New Belgium e Craft Brew Alliance (birra Omission Ipa).